La madre è una ragazza di 16 anni ed ha partorito in casa. Poi, come hanno riferito agli inquirenti, l’ha calata con una corda dal primo piano del condominio in cui abita e si è disinteressata di quel corpicino che quando è stato trovato era già in ipotermia e con il cordone ombelicale ancora attaccato. E’ morta così, ieri sera, una neonata a Trieste, nonostante la disperata corsa in ospedale per salvarle la vita.
Come spiegano i media locali, la ragazza sarebbe una studentessa di un istituto alberghiero mentre il compagno lavora in una compagnia assicurativa. Tutti italiani. Tutti, a prima vista, più o meno ‘normali’: nel senso che in famiglia non vi sarebbero particolari problemi di ordine sociale, economico o psichico. Nessun disagio evidente.
Eppure la piccola è stata abbandonata brutalmente in un’area verde dove di solito vanno a passeggiare i cani: è stata trovata proprio da un animale, in un angolo tra l’immondizia e le erbacce, con mosche e insetti che le ronzavano attorno. Nuda. Esposta al freddo e agli altri agenti atmosferici. La padrona della bestia ha dato immediatamente l’allarme. L’ambulanza è giunta sul luogo a sirene spiegate e in pochi minuti e i rianimatori hanno subito provato alcune manovre disperate ma ormai era troppo tardi e non c’era più niente da fare: secondo i primi accertamenti, erano passate probabilmente già quattro-cinque ore dal momento dell’abbandono da parte della madre e la piccola, nata probabilmente prematura, è morta all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste verso le 8 di ieri sera. La madre è stata prontamente individuata dagli agenti della Questura di Trieste ed è stata denunciata a piede libero, ricoverata e visitata da uno psichiatra. La nonna, che vive assieme alla figlia e che di mestiere fa la cuoca, ha invece dichiarato che non si era minimamente accorta della gravidanza: “Ho pensato – ha detto – fosse un problema legato al ciclo”.
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