Dall’Accademia Cecchetti di Ravenna, dove studia danza da quando è piccolissima, Sofia Cappelli – 19 anni – non avrebbe immaginato che a chiamarla sarebbe stata la Cina. Invece, dopo essere stata selezionata da Monica Ratti, insieme ad altri quattro ballerini, per il concorso internazionale Royal Dance Competition, l’Accademia di Pechino le ha offerto una borsa lavoro – spesata e con un compenso mensile di 500 euro – per formarsi per un anno intero.
Offerta che l’ha lusingata moltissimo ma che deciderà se accettare solo tra una decina di giorni, dopo che avrà partecipato al Royal Dance Grand Prix, il gran gala di Pechino per il quale partirà domani: “Essere l’unica in Italia a ricevere una proposta del genere, lunga un anno, mi ha fatto credere che tutti i sacrifici che ho fatto finora siano valsi a qualcosa. Sto prendendo tempo perché stavo già pensando a un corso di perfezionamento a Roma e, siccome ho già 19 anni, non sono sicura che restare un anno nello stesso posto e non aprirmi altre possibilità di fare altre esperienze sia la scelta giusta. Valuterò”.
Sofia, nonostante la giovane età, non è spaventata dall’idea di lasciare l’Italia e gli affetti: “Non ho mai avuto problemi a uscire dal mio territorio, anzi. Sono sempre stata proiettata fuori. Soprattutto nell’ottica che la danza diventi un lavoro a tutti gli effetti”. Non lo avrebbe mai pensato, Sofia, quando i genitori l’hanno spinta a ballare: “All’inizio, da bambina, non la vivevo come una passione così grande. Poi, poco a poco, lo è diventata. E certe rinunce non le ho più vissute come tali. Peccato che non tutti capiscono che lavoro ci sia dietro, quanta fatica e quanto impegno servano“.
Diplomatasi l’anno scorso al liceo delle scienze umane, Sofia non sempre è riuscita a far comprendere ai professori che non poteva essere sempre preparata: “Ho studiato spesso fino alle tre di notte per conciliare danza e scuola, perché tutti i pomeriggi, fino a sera, ero a lezione. Adesso che non ho più l’impegno dello studio, sono impegnata almeno dieci-dodici ore al giorno. Ma finalmente ho capito che le soddisfazioni arrivano con il tempo, che dopo molte frustrazioni – quando non vedi i risultati – insistere serve, eccome se serve“.
Perché non è, secondo Sofia, questione di talento: “Ho visto ballerini e ballerine con doti stratosferiche mollare presto perché non reggevano lo stress. Spero di guadagnarmi tutto da sola, con l’impegno, come ho fatto finora. La danza non solo movimento, è trasmettere quello che hai dentro. Anche la fatica che hai fatto per arrivare fino lì“.
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