Altalena per disabili chiusa, il sindaco: “Metteremo una protezione”

“L’altalena è chiusa perché gli elastici di sicurezza si rompono quando viene usata dai normodotati. Stiamo per realizzare una protezione”. Il sindaco di Imperia Carlo Capacci ha scritto così, su Twitter, in risposta al caso sollevato da Michela Aloigi, presidente dell’associazione “La Giraffa a Rotelle” e mamma di Matteo Baluganti, un ragazzo con disabilità. La donna aveva polemizzato nei giorni scorsi in seguito alla chiusura dell’altalena per disabili al parco urbano: “Io e Matteo ringraziamo tutti quei cittadini che hanno fatto chiudere l’altalena così che i propri figli ‘normodotati’ possano rimanere incolumi mentre loro chiacchierano e giocano con il cellulare!”.

A Sanremo News Michela ha detto di non avere attaccato nessuno, né il sindaco né l’Amministrazione: “Ho solo chiesto la riparazione dell’altalena. Il sindaco non ha mai aiutato le nostre battaglie, quel poco che abbiamo ottenuto è frutto degli sforzi, anche economici, di noi genitori e dell’associazione e le risposte al caso che sono pervenute sono per noi offensive e discriminatorie. Dopo quello che ha detto non c’è stato nessun incontro o telefonata, anche perché c’è poco da discutere dopo questa mancanza totale di sensibilità e umanità; come genitori, in questa situazione, crediamo che delle scuse siano più che dovute a tutti noi da parte del primo cittadino”.

La frase incriminata del sindaco era stata: “Inviterei a non far girare per tutta l’Italia e oltre la foto di una persona disabile che non è in grado di autorizzarne l’uso”.

L’assessore al Verde pubblico Maria Teresa Parodi aveva invece analizzato il problema: “Il problema è che i normodotati non rispettano le indicazioni di utilizzo e continuano a rompere gli elastici di sicurezza. Siamo dispiaciuti di questo ennesimo inconveniente ma non è una cosa che si può riparare da un giorno all’altro. Quel che potremo fare è cercare di accelerare i tempi di ripristino. Poi però non potremo garantire una videosorveglianza ma ci auguriamo che questa volta le persone rispettino i diritti dei più sfortunati”.

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