Rimini ha lanciato una campagna di comunicazione contro il gioco delle tre campanelle nell’ambito del progetto sulla legalità e sulla sicurezza stradale organizzato dalla Polizia municipale di Rimini per il biennio scolastico 2016/2018 e indirizzato alle scuole superiori.
Il progetto, che ha preso il via in autunno, si concluderà nel mese dicembre nel mese di dicembre con una giornata in cui gli studenti nel corso di un’assemblea plenaria mostreranno il frutto del proprio lavoro agli alunni delle altre scuole che interverranno.
Al progetto hanno aderito quattro istituti superiori cittadini: l’Istituto Maestre Pie, l’Istituto Malatesta, l’Istituto Alberti e l’Istituto Serpieri, ed è stato proprio coinvolgendo gli studenti di quest’ultima scuola, in particolare quelli di 3 H e 3 J, che è nata l’idea di realizzare un vero e proprio video con lo scopo di spiegare, non solo ai riminesi ma soprattutto ai turisti, le dinamiche truffaldine che sapientemente vengono messe in atto. Partecipare al cosiddetto gioco “delle tre campanelle”, “ delle tre carte” o anche “delle tre scatoline” non solo non è conveniente in quanto non si vince mai, ma, oltre ad essere fregato, chi partecipa a uno di questi giochi può essere sanzionato per un importo di 50 euro.
E’ per questo che la campagna di informazione ha preso il titolo “Non fare il Pollo!”
Oltre al video sono stati predisposti poster da affiggere nella zona del mare e del centro storico e locandine destinate agli stabilimenti balneari, agli alberghi ed agli esercizi commerciali delle zone interessate dal fenomeno, inoltre sono stati creati dei banner che verranno installati nei pressi delle zone solitamente usate dai cosiddetti “pallinari” . La grafica è stata realizzata da Serena Mangianti, mentre la regia del video da Daniela Lupparelli e la sua realizzazione da Simone Felici.
Il video, sottotitolato in inglese, è visibile su https://youtu.be/FYpNwtSjH9g .
A Rimini il fenomeno dei cosiddetti “pallinari” ha preso piede già prima degli anni ’90 specie per l’eccezionale afflusso di turisti. Inizialmente gli organizzatori erano esclusivamente campani, ma ben presto sono stati soppiantati dai “colleghi” provenienti dai paesi dell’est.
Attualmente i gruppi di “pallinari” sono circa una decina, composti ciascuno da 8/10 soggetti così suddivisi:
1 organizzatore (quello che materialmente muove le campanelle)
2 pali, sempre gli stessi, posizionati sulla strada, uno per ogni senso di marcia, sono addestrati a riconoscere a distanza anche le auto civetta delle forze di polizia ed avvisano i compari con un fischio i l loro avvicinarsi.
6/7 finti giocatori uomini o donne, giovani o anziani che “giocano e vincono” e sollecitano i passanti a giocare anch’essi.
Le principale postazioni di gioco si trovano lungo i viali delle Regine.
La Polizia Municipale per combattere il fenomeno dei cosiddetti “pallinari” ha inserito all’interno del Regolamento di Polizia Urbana uno specifico articolo ( Art. 3 comma 1, lett I ed L) che vieta sia di organizzare, in luogo pubblico o aperto al pubblico, il gioco di abilità cosiddetto delle “tre campanelle” o delle “tre carte” o simili (da Euro 500 a Euro 3000), sia di partecipare al gioco di abilità cosiddetto delle “tre carte”, “tre campanelle” o simili, (da Euro 25 a Euro 150).
Oltre alla sanzione amministrativa prevista dal regolamento ai recidivi identificati nell’attività la Polizia municipale sta chiedendo al Questore l’emissione del foglio di via, la cui inosservanza costituisce reato, con le conseguenze previste dalla legge fino a giungere, qualora il tribunale lo ritenga, alla condanna o alle condanne quando le violazioni siano più di una con conseguente effetto di sommarsi in giudicato.
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