Un caso di morbillo che coinvolge un’ostetrica sta preoccupando i medici e le famiglie. Si tratta di una donna assente dal lavoro per malattia dal 20 agosto scorso e in servizio nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Senigallia, in provincia di Ancona. In una nota, la regione Marche fa sapere che l’ostetrica non era vaccinata. Il caso è stato segnalato il 25 agosto e da allora il personale sanitario sta lavorando per verificare i possibili contagi fra medici, infermieri, mamme e neonati con, naturalmente, maggiore preoccupazione e attenzione per questi ultimi. Il team sanitario ha cercato di raggiungere tutte le persone che nelle scorse settimane, nei probabili giorni di incubazione della malattia cioè, si sono messe in contatto con l’ostetrica,
“Siamo di fronte purtroppo ad una situazione preoccupante. Per questo sono sempre più convinto che l’obbligo vaccinale sia la strada giusta – spiega Fabrizio Volpini presidente della Commissione regionale sanità –. A livello nazionale circa il 30% dei casi di morbillo che si sono riscontrati riguarda personale sanitario non vaccinato. Per questo si sta studiando un provvedimento che permetta anche al personale sanitario non vaccinato di accedere alla vaccinazione“.
Nelle Marche nel corso del primo semestre 2017 sono stati notificati 53 casi accertati di morbillo. Negli anni precedenti erano stati notificati 14 casi nel 2012, 56 casi nel 2013, 41 casi nel 2014, 1 caso nel 2015, 7 casi nel 2016. Per quanto riguarda i casi notificati quest’anno, l’89% era non vaccinato, il 4% ha ricevuto solo una dose di vaccino, nel 7% dei casi lo stato vaccinale non era noto.
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