1 novembre: gli antiabortisti ricordano “i bambini mai nati”

Dimenticate Halloween, dolcetto o scherzetto, le zucche, le streghe, i mostri e tutta quella roba là. C’è la più tradizionale festa dei Santi. Così, come ogni anno, le associazioni cattoliche si organizzano per le proprie celebrazioni. Tra queste c’è quella della comunità papa Giovanni XXIII la quale il primo novembre alle 11 farà dire una messa alla chiesa del cimitero monumentale di Forlì in ricordo dei bimbi non nati. In particolare, specifica una nota, “di quelli vittime dell’aborto volontario, delle tecniche di fecondazione artificiale, dei contraccettivi abortivi, delle pillole del giorno dopo e del mese dopo”, spiega una nota dell’associazione religiosa.

Un “momento di preghiera e riflessione” a cui lo stesso don Oreste Benzi, il sacerdote fondatore della comunità, teneva molto. Alla messa sono invitati “i genitori che hanno perso il loro bambino prima della nascita e tutti coloro che hanno a cuore questi piccoli. Sarà posta una corona di fiori bianchi sul terreno che ospita le spoglie dei bimbi, in loro memoria”.

La stessa comunità papa Giovanni XXIII in passato si è resa protagonista di iniziative pubbliche molto criticate come le maratone di preghiera davanti agli ospedali (al sant’Orsola di Bologna, ad esempio) per protestare contro l’aborto. In simili occasioni, gli antiabortisti hanno fatto sapere: “Alle donne in difficoltà siamo vicini con possibilità di accoglienza per loro e per i loro figli. Possiamo dare accoglienza ai nascituri anche dopo il parto in anonimato”.

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