Aperitivo dei “frettolosi” per la Tin di Ravenna. La testimonianza di Valentina

Due gravidanze normali, senza problemi né avvisaglie di alcun tipo. Eppure Valentina Cricca, 39 anni, faentina, ha avuto due bimbi prematuri, nati – guarda caso – lo stesso giorno, a distanza di otto anni. Ci sarà anche lei tra i genitori che hanno organizzato, per domenica 12 novembre alle 17 al “Nove100 caffè, libri e sangiovese” di Faenza, la terza edizione dell’Aperitivo dei frettolosi. Un evento voluto in particolare da un’altra mamma, Erika Montuschi, e il cui ricavato sarà devoluto alla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Ravenna.

“Sebastiano compirà tre anni il 24 dicembre – racconta Valentina – e Caterina, lo stesso giorno, ne farà undici. Lui è nato di 30 settimane, lei di 29. Lui pesava 1,560 kg, lei 1,250. Dopo la prima esperienza, rassicurata dai medici, mai avrei pensato di doverla vivere una seconda volta. Da un lato ero più preparata, dall’altro sapere cosa mi aspettava mi ha fatto vivere malissimo la prematurità di Sebastiano. Per fortuna i medici della Tin di Ravenna, dove i miei figli sono stati entrambi ricoverati, sono sempre stati bravi a farci intravedere la tappa successiva, a non metterci davanti a tutto il percorso che avremmo dovuto affrontare. Come se quando devi scalare la montagna la guardi tutta intera, nella sua altezza: ti demoralizzi”.

La disperazione, però, Valentina la ricorda bene: “Dopo i due cesarei, immobilizzata, sapere che i miei bambini non sapevano nemmeno mangiare e respirare da soli, e che erano in pericolo, è stato terribile. Dopo Caterina, io e mio marito Massimilano abbimo fatto un percorso di psicoterapia: la nostra paura era quella di avere paura di tutto, di diventare iperapprensivi nei confronti di nostra figlia. La psicoterapia ci ha aiutati molto quando è nato Sebastiano. Senza contare che, nel suo caso, ho anche usufruito del supporto psicologico della Tin, che è molto servito a rassicurarmi”.

L’aspetto più difficoltoso, per Valentina come per molti altri genitori, è stato la separazione: “Torni a casa senza che tuo figlio sia più nella pancia. Ma tuo figlio non è con te. E devi rispettare orari molto rigidi per vederlo, all’inizio non lo puoi prendere in braccio, è intubato, pieno di elettrodi. Caterina sarebbe dovuta nascere l’8 marzo, Sebastiano il 28 febbraio. Sono usciti entrambi dalla Tin alla fine di gennaio”.

Oggi, non si direbbe mai che sono stati bambini di un chilo e mezzo o meno: “Hanno perso entrambi molto presto le caratteristiche dei prematuri, per fortuna”. E la fortuna, per Valentina, è stata anche quella di avere accanto un marito che ha fatto un lavoro doppio: “Gli uomini, di cui si parla poco in queste occasioni, hanno il compito più ingrato: rassicurare se stessi e rassicurare noi mamme. Le preoccupazioni di cui si fanno carico non sono nemmeno immaginabili”. 

Il programma:
– ore 17 Muffin di benvenuto per i bambini
– ore 17,30 letture animate a cura di Alfonso Cuccurullo
– ore 18,30 aperitivo
Info: 348/8845631

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