E’ bastata un po’ d’acqua, la prima vera pioggia autunnale, non certo un evento imprevedibile, eccezionale e fuori stagione e a Ravenna questa mattina è scoppiato il caos. Al panico e all’impreparazione di qualche cittadino si è aggiunta la ben più grave inefficienza di alcuni servizi pubblici. Scuole, asili e strutture sportive hanno subito disagi e a pagarne le conseguenze sono stati i bambini e le loro famiglie.
E’ la stessa amministrazione comunale ad informare che “le criticità maggiori si sono registrate in via Lamone/via Po e nella zona della Coop Galilei; nelle vie Dismano Vecchia, Bidente, Santi Baldini, Rocca ai Fossi, dei Poggi, Ronco e Tirso. A Lido Adriano è stata chiusa la mensa della scuola. All’asilo nido La Mongolfiera sono in corso verifiche per eventuali interventi; sono stati effettuati controlli nelle palestre della scuola Torre (via Pavirani), nelle scuole Ricci Muratori e di Sant’Alberto“.
Non solo. Anche alla scuola materna in via Pavirani si sono verificati disservizi, così come segnalato da Falco Caponegro, padre di una bambina di due anni. “Innanzi tutto – spiega – si è allagato completamente il parcheggio. Questo succede spesso in caso di pioggia e mi risulta che sia stato ripetutamente chiesto di asfaltarlo e di sistemarlo in maniera da rendere più agevole l’ingresso dei genitori e dei bimbi. Ma questo, diciamo, è l’aspetto meno preoccupante”.
I veri problemi sono all’interno della struttura e, anch’essi sono cronici: “Ci sono delle infiltrazioni dal tetto e così all’interno piove – continua Caponegro -. Assieme ad altri genitori abbiamo fatto presente che i bambini rischiano di scivolare e di farsi male, e non da ora: anche in questo caso si tratta di una situazione che si ripete da tempo. Inoltre nell’ufficio sono state staccate le apparecchiature elettriche sempre a causa delle infiltrazioni di acqua e per evitare pericoli maggiori con la corrente”. Caponegro chiarisce: “Le dade sono bravissime, passano lo straccio e si fanno in quattro per rimediare come possono ma, mi chiedo, chi di dovere perché non provvede?”. Questa mattina all’asilo di via Pavirani si avvertiva una certa preoccupazione fra i genitori che hanno lasciato controvoglia i loro figli nella struttura; tuttavia chi lavora non aveva alternative.
Non è finita. Criticità hanno interessato un’altra importante struttura pubblica: il campo scuola “Marfoglia” di via Falconieri. L’allagamento ha costretto la società Atletica Ravenna ad annullare l’allenamento odierno di bambini e ragazzi, i quelli ancora una volta sono i primi a pagare lo scotto di un’organizzazione pubblica non impeccabile. Ed è del tutto inutile consolarsi guardando ad altre realtà “che stanno peggio”, accontentarsi dicendo “beati gli orbi della terra dei ciechi”: noi viviamo qui e pretendiamo servizi pubblici efficienti qui. E’ il nostro primario diritto di cittadini, paghiamo le tasse per questo. Se due gocce d’acqua impediscono ai nostri figli di andare a scuola e praticare sport in sicurezza, evidentemente c’è qualcosa che non va e i fondi per rimediare a questa situazione vanno trovati subito, magari tagliando altrove, in settori non esattamente vitali. Chi di dovere sa, inutile portare esempi (che sarebbero anche imbarazzanti).
Allagamenti hanno interessato anche cantine e sottopassi e, dice il Comune, oltre ai Vigili del fuoco sono al lavoro la Polizia municipale, in primis per la regolazione della viabilità, la struttura comunale di protezione civile, i tecnici comunali dell’edilizia scolastica, le associazioni di volontariato di protezione civile, che stanno presidiando le aree più critiche. Il sindaco Michele de Pascale, quale prima autorità locale di protezione civile, è in contatto costante con tutti gli organismi preposti.
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