Non è stato tanto l’atto di teppismo (pur grave) a stupire, quanto il successivo comportamento dei responsabili. Una volta che sono stati scoperti hanno detto alle forze dell’ordine: “Tanto non potete farci nulla, abbiamo 12 e 13 anni”. Con spavalderia, senza battere ciglio. Così i tre delinquentelli che martedì pomeriggio hanno devastato la scuola media della Casa del Sole al Parco Trotter di Milano si sentono impuniti. Ritengono che la faranno franca perché, in effetti, a norma di legge, non avendo ancora compiuto 14 anni, non sono personalmente imputabili. Saranno i loro genitori a rispondere e, si spera, a dar loro una bella punizione. Altrimenti avranno veramente avuto ragione i tre e chissà che cosa potrebbero inventarsi in futuro.
Come raccontano i media locali, i tre, due stranieri e un italiano, hanno letteralmente messo a soqquadro un’ala dell’istituto scolastico imbrattando i muri, svuotando gli estintori e allagando i locali e mandando in tilt l’impianto elettrico. I danni sono stati ingenti al punto che, al momento, è incerta la riapertura completa della scuola dopo le vacanze natalizie.
Qualcosa però è andato storto nel piano dei tre ragazzini. Insospettito dai rumori, un addetto alle pulizie ha avvertito le forze dell’ordine che sono intervenute e hanno portato in questura i baby teppisti. A quel punto la grande sorpresa: i tre non si sono mostrati né impauriti né pentiti. Prima hanno negato disperatamente ogni accusa, poi, inchiodati da un paio di testimonianze hanno ammesso la loro colpa. Senza mostrare alcun rimorso. Anzi, hanno fatto pure gli sbruffoni, ‘forti’ della loro età: “Non ci potete fare niente” hanno ripetuto agli agenti e ai funzionari di polizia. Intanto sono stati denunciati per danneggiamento aggravato e tentato furto aggravato in concorso mentre i genitori dovranno risarcire i danni. E, magari, anche prendere provvedimenti drasticamente memorabili nei confronti dei figli.
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