Leadership sì. Ma a muso duro. Non è facile essere donne imprenditrici. Non lo era, soprattutto, quando Simonetta Zalambani, oggi amministratore delegato della Ocm Clima di Fusignano, azienda specialista dell’aria dal 1962, si è dovuta guadagnare stima e credibilità in un ambiente prettamente maschile.
Nonostante l’azienda fosse stata fondata dal padre, Simonetta di favori e favoritismi non ne ha incontrati: “Ho iniziato come contabile, dunque dal basso. Essere figlia del capo già ti pone in cattiva luce. Essere donna, poi, trent’anni fa era un’aggravante fortissima in un ambiente che si occupa di una materia tecnica come la nostra. Quante volte mi sono sentita dire ‘che cosa vuole questa qui?’ o ‘cosa capirà mai una donna di impianti?’, evitando persino che mi avvertissero era in programma una riunione”.
Testarda e determinata, alla fine Simonetta il proprio valore ha saputo dimostrarlo, aprendo le porte anche al cambiamento: “Lo sguardo femminile in un modo come questo è utilissimo e ha senz’altro migliorato il nostro modo di presentarci, il rapporto con la clientela. Su 18 dipendenti, le donne oggi sono quattro”.
Tornasse indietro, l’imprenditrice farebbe però altre scelte: “Ho due figli. Quando erano piccoli qui prevaleva una logica maschile e per niente attenta alle esigenze di conciliazione lavoro-famiglia. Avrei potuto benissimo passare più ore con i miei bambini, magari perdendo meno tempo in riunioni troppo lunghe o organizzandomi con orari più flessibili. Lavorare in un posto che non ti giudica competente e che pensa che faresti meglio a startene a casa a fare il ragù è difficilissimo. Io ho dovuto fare un lavoro su me stessa, capovolgendo gli schemi che erano dentro la mia testa”.
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