“Sanzioni disciplinari diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica”. Si intitola così il vademecum dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna sulla questione delle punizioni verso bulli e studenti che in altre maniere non rispettano le regole della comunità.
Come riporta Il Corriere della Sera, il libricino sancisce che “i provvedimenti disciplinari devono puntare al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della scuola, affinché ogni ragazzo raggiunga competenze sociali. Una condotta sbagliata può essere modificata attraverso la costruzione di percorsi educativi di recupero, perché allontanare lo studente, spesso, sortisce risultati opposti”.
Linea soft e inclusiva, insomma: “Quando i fatti sono di scarsa rilevanza e comportano sanzioni di uno o due giorni non è opportuna, o non lo è sempre, la mera sospensione – ha detto il direttore Stefano Versari – perché può essere interpretata come via di fuga dal contesto scolastico. Meglio che i bulli svolgano funzioni di servizio agli altri. Poi ovviamente se i comportamenti sono gravi avranno sanzioni disciplinari commisurate alla gravità”.
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