Solarolo senza barriere comunicative: il progetto conquista la Regione

La Comunicazione Alternativa e Aumentativa in gelateria

Il progetto del Comune di Solarolo per abbattere le barriere comunicative piace alla Regione Emilia-Romagna. La vicepresidente Elisabetta Gualmini ha scritto infatti ieri, sul portale E-R Sociale, di sostenere in prima linea “Città in CAA”, l’idea che l’Amministrazione comunale sta portando avanti con le associazioni “Fare leggere tutti” e “Autismo Faenza”, ma anche con Roberta Zoli, mamma della piccola Francesca scomparsa un anno fa.

L’obiettivo è rendere Solarolo più accessibile grazie alla Comunicazione Alternativa e Aumentativa: tramite tabelle personalizzate con immagini o simboli viene infatti facilitata la comunicazione alle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali di dialogo verbale.

Un progetto che ha trovata ampia adesione tra i commercianti ma anche negli uffici pubblici, a scuola, in biblioteca e, non da ultimo, in parrocchia. E che si sta allargando ad altri comuni della Bassa Romagna e nel Bresciano.

Dopo la formazione delle persone che hanno aderito, il 12 aprile in un incontro pubblico verrà verificato l’andamento del progetto. Gualmini ha elogiato in particolare l’assessore Martina Tarlazzi che si sta impegnando per rendere Solarolo senza barriere comunicative: “Come amministratore ho l’opportunità di conoscere e promuovere le buone idee che incontro. E le risposte concrete che i Comuni, spesso i più piccoli, sanno realizzare sono spesso anche le più innovative”.

Intanto, il 15 aprile verrà inaugurata, nel nido frequentato dalla piccola Francesca, una targa in suo ricordo, a un anno esatto dalla scomparsa.

http://www.cittaincaa.it/

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