Scambia Viakal per biberon: paura per una bimba di un anno

Si è messa in bocca la bottiglia di plastica di Viakal, l’anticalcare, probabilmente scambiandolo per un biberon. Fortuna che i genitori se ne sono accorti in tempo ed hanno immediatamente chiamato i soccorsi. La bambina, di un anno, è prima finita all’ospedale di Perugia (la città in cui abita) e poi trasferita d’urgenza al Meyer di Firenze dove è stata trattenuta per tre giorni per poi essere dimessa.

Come rendono noto le fonti locali, la vicenda si è verificata mercoledì scorso, 9 maggio, in una frazione di Perugia. La piccola, che all’arrivo in ospedale presentava labbra rosse piangeva, è passata prima in sala operatoria e poi in terapia intensiva. Poi il trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer. Dopo tre giorni di cure la piccola è stata dimessa.

Gli avvelenamenti sono la quarta causa più frequente di morte nel bambino e si verificano quasi sempre a casa. Come ci si comporta in questi casi? Se c’è il sospetto di ingestione telefonare al Centro Antiveleni o il 118, specificando il nome del prodotto, la quantità ingerita e il tempo trascorso dalla deglutizione; se si è certi dell’ingestione di sostanza tossica andare in Pronto Soccorso portando dietro il contenitore della sostanza ingerita. Cosa non fare: non indurre il vomito, non dare da bere (latte o altro), non dare da mangiare. Nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza il bambino va posizionato in sicurezza su un fianco con le gambe piegate verso il petto. E’ sempre raccomandabile lavare bocca e labbra con molta acqua per diluire la sostanza velenosa ed evitare danni allo stomaco.

Meglio prevenire.

  • Non rimuovere mai l’etichetta dai prodotti.
  • Custodisci farmaci e prodotti domestici in luoghi inaccessibili al bambino.
  • Non lasciare incustodite pillole o farmaci in casa.
  • Non travasare sostanze caustiche o fertilizzanti in contenitori anonimi.
  • Non tenere in casa piante velenose.

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