
Uscire con i compagni di classe o fare un giro per strada, fino a qualche tempo fa, per Flavia era un grosso problema. Se le succedeva di incontrare un cane, infatti, si bloccava. Undici anni, faentina, affetta da una malattia genetica che le ha causato, tra le altre cose, un deficit intellettivo, Flavia è stata così affidata a Katia Savini, educatrice cinofila ed esperta di attività assistite con animali, che ha lavorato per tre anni al suo fianco. Un progetto nel quale, nell’ultimo anno – grazie a un finanziamento dell’associazione “A Mani Libere” e del Rotary Club di Faenza – si è inserita anche la pedagogista Martina Tarlazzi, che da tempo lavora sul prendersi cura di sé e sulla bellezza (suo il percorso che abbiamo documentato alla fine del 2017 a Montecatone).
“Essendo Flavia in pre-adolescenza – racconta Tarlazzi – ho lavorato sull’igiene, sul vestirsi, sul corpo. Un lavoro abbinato a quello di Katia che abbiamo scelto di chiamare ‘Il Piccolo Principe’. Nel racconto di Saint-Exupéry ci sono infatti la rosa, che rappresenta la cura, e la volpe, che rappresenta l’addomesticare. Tutto questo è stato documentato, a livello fotografico, da Isacco Emiliani: ogni foto è stata corredata da una frase tratta da ‘Il Piccolo Principe’ e selezionata dai compagni di Flavia. A completare il tutto, la narrazione di Ivan Tabanelli, che si occupa di storytelling”.
Dopo essere stata allestita alla scuola media Europa di Faenza, la mostra è riuscita ad entrare al Museo Internazionale delle Ceramiche, dove resterà allestita fino al 16 settembre: “La cosa incredibile è che il mondo della cultura abbia aperto a quello del sociale con così tanto entusiasmo – continua Tarlazzi -. Speriamo che sempre più spesso possano nascere esperienze come questa. Prendendo spunto da una foto in cui Flavia ha le braccia aperte, non a caso proprio al Mic, abbiamo chiamato questa partnership ‘A braccia aperte'”.
Non solo: martedì 11 settembre alle ore 17:30 al Mic (via Baccarini 19) sarà organizzato un evento nel quale si parlerà di arte e inclusione e in cui cultura e sociale proveranno a dialogare.
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