Tumore al seno, a Rimini un corso di mindfulness per le pazienti

Migliorare l’offerta psicologica a favore delle pazienti con tumore al seno per stare a contatto con le emozioni che emergono dalle cattive notizie e accogliere la sofferenza in modo consapevole. È questo lo scopo dei corsi di Mindfulness attivati su Rimini dall’Istituto Oncologico Romagnolo con la collaborazione della Komen Italia, ente nonprofit che organizza l’apprezzata “Race for the Cure”, e della psicologa Elisa Ruggeri: otto incontri, a partire proprio da martedì scorso, da svolgersi ogni martedì, a cadenza settimanale, al Seminario Vescovile di via Covignano 259.

Mindfulness è una parola inglese traducibile con il termine italiano “consapevolezza”: tuttavia presuppone risvolti e significati che il nostro vocabolo non possiede. Nelle parole di Jon Kabat-Zinn, pioniere della tecnica, significa «prestare attenzione, ma in un modo particolare: con intenzione; al momento presente; in modo non giudicante». Si tratta dunque di un modo per dare maggior valore al qui ed ora, per non darla vinta alle angosce e alle preoccupazioni verso il futuro, proprio e dei propri cari, che una diagnosi di cancro scaturisce: quella che, nelle parole di Joseph Conrad, viene definita «zona d’ombra», quel confine netto tra prima e dopo la scoperta della malattia, che segna la fine della vita per come l’abbiamo vissuta e sancisce l’inizio di un’esistenza segnata da terapie ed esami.

“La pratica della Mindfulness offre, in questo mare in tempesta, un’opportunità – spiega Ruggeri – è importante allenare le persone a portare un’attenzione gentile e non giudicante all’esperienza momento per momento offrendo una maggiore consapevolezza, un grado di auto-comprensione e la capacità di riconoscere le emozioni senza esserne schiacciati. Il progetto si pone come obiettivo quello di offrire alle partecipanti una serie di competenze che possano essere integrate nella quotidianità, al fine di gestire efficacemente lo stress, il dolore, la malattia e i cambiamenti che questi portano nella vita di chi soffre. Le pazienti, circa una ventina, sono state per lo più reclutate tramite la partecipazione ai vari servizi che l’Istituto Oncologico Romagnolo offre gratuitamente, come il Progetto Margherita, la compagnia e ascolto o l’accompagnamento, e grazie la collaborazione dei vari reparti di Senologia, Breast Unit e Prevenzione dell’Area Vasta Romagna: a ciascuna è stata data la possibilità di seguire l’intero percorso assieme ad un accompagnatore. D’altronde, il tumore è una malattia che colpisce non solo la singola persona, ma tutto il sistema famiglia”.

Il progetto arriverà fino a febbraio 2019: al termine degli incontri verrà stilata una valutazione dell’attività, realizzata in base all’utilizzo di questionari e di parametri quali tasso di partecipazione e percentuale di abbandono, ma anche domicilio delle partecipanti, le esigenze dato lo stato di salute individuale, la motivazione e il miglioramento effettivo della qualità di vita.

 

 

 

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