Costanza e Nicole: “Dare servizi alle mamme è il nostro nuovo mestiere”

Una “mamma box” con servizi studiati per le neomamme, ricaricabile online fino a quando il credito finisce. Ma anche e soprattutto una rastrelliera per passeggini utilissima nei luoghi frequentati dalle famiglie con bambini piccoli, dalle scuole alle biblioteche. Sono solo due delle idee di Costanza GaglianoNicole Traini, bolognesi d’adozione, che dopo essersi conosciute al nido, hanno deciso di iniziare un’avventura insieme che oggi è una startup di nome “Emme Bo”. La loro impresa ha vinto, alla fine del 2019, il premio GED – Gender Equality and Diversity Label della Regione Emilia-Romagna.

“Abbiamo in tutto cinque figli da uno a undici anni – racconta Costanza – e venivamo entrambe da esperienze di lavoro diverse: io sono critica d’arte, Nicole lavorava nel settore  comunicazione di una cooperativa sociale. Quando ci siamo conosciute, abbiamo pensato di aprire la pagina Facebook ‘Mamma Bo’ per raccogliere notizie ed eventi legati al mondo dei genitori e dei bambini, fino a che il Comune ci ha inserite nei Patti per i beni comuni e abbiamo organizzato quel che è ancora oggi è un kit per i compleanni che si può prendere in prestito gratuitamente in ogni quartiere della città per organizzare poi le feste nei parchi, senza dover pagare l’occupazione del suolo pubblico“. Il kit contiene un tavolo, un gazebo, una piccola ghiacciaia, i sacchi per la spazzatura e presto comprenderà anche un set di stoviglie: “L’idea è quella di non pagare nulla, di scambiarsi le cose e di lasciare, qualora uno voglia, quello che è rimasto: una tovaglia cerata, dei palloncini”.

La rastrelliera per passeggini

Nel frattempo, a Costanza e Nicole è venuta l’idea di “MammaBlock”, la rastrelliera per passeggini di cui esiste un prototipo e che ha reso necessaria la costituzione della startup: “L’idea è che nei luoghi frequentati dai bimbi, come gli asili, non si lascino più i passeggini abbandonati, magari a ostruire le vie di fuga, ma li si possano contenere in un luogo ad hoc, così come legare alla catena. Siamo in trattativa con il Comune di Bologna per installarli nelle scuole ma anche a Ravenna l’Amministrazione si è dimostrata molto sensibile“. E visto che di family friendly si parla, le due donne stanno portando avanti l’idea della scatola piena di servizi, una gift card che consenta alle neomamme di usufruire di una doula, piuttosto che di un’estetista a domicilio o di una psicoterapeuta con cui fare due chiacchiere su Skype: “Anche noi siamo passate da quel periodo in cui persino farsi una doccia sembra impossibile. Potersi scegliere l’aiuto che si vuole, che può significare anche una persona che viene a casa a cucinare o farci le unghie, è moltissimo. Crediamo sarebbe un regalo molto apprezzato”.

Per ora Cristiana e Nicole stanno dedicando anima e corpo ai loro progetti: “Partire da zero non è facile, non l’abbiamo l’esperienza a guidarci. Ma siamo motivate, l’abbiamo presa come una sfida con noi stesse e con il futuro. Questo mestiere ci piace, ci consente di conciliare lavoro e famiglia. Inoltre, siamo così affiatate che dove non arriva una, arriva l’altra”.

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