Uno spazio d’ascolto telefonico per bambini e genitori. Lo hanno istituito, su tutto il territorio nazionale, le Acli. A rispondere alle chiamate è Anna Giardi, una pedagogista e consulente familiare e scolastica che vive a Bologna: «L’iniziativa prevede due colloqui gratuiti, con la possibilità di proseguire con un vero e proprio percorso pedagogico. In questo periodo di emergenza Covid e isolamento delle famiglie, sono diverse le difficoltà che possono emergere. Difficoltà che si incrociano, in diversi casi, con la didattica a distanza dei figli, lo smart working e i momenti importanti della vita, come può essere l’arrivo di un fratellino, ora appesantiti da questo clima».
Una situazione inedita anche per gli stessi professionisti: «In questo periodo di distanziamento sociale obbligato, la convivenza continua mette a dura prova la serenità di ogni nucleo familiare. Questo si va a sommare ad un senso di comune precarietà esistenziale per ciò che ci sta capitando mentre dobbiamo anche lavorare, spesso da casa, oppure il lavoro ci viene a mancare». Tutto questo si può ripercuotere sui ritmi e le abitudini dei più piccoli, così come sulla tenuta emotiva dei grandi: «Lo stravolgimento è davvero per tutti. Ecco perché può essere importante essere aiutati a focalizzare che cosa è meglio fare, perché siamo in un tempo sospeso, in una fase incerta, come congelati. Un discorso che senza dubbio vale anche per noi esperti. Trovare nuovi orizzonti di senso è un compito per tutti. Con ottimismo, si potrebbe dire che questo è un momento per attivare risorse e forme di attenzione inedite vero se stessi e gli altri».
Per i genitori, dunque, può essere importante avvicinarsi a una forma d’aiuto come lo sportello telefonico: «I bisogni di sempre ora sono come amplificati. Un esempio per tutti può essere quello di un bimbo che dall’oggi al domani non può più vedere i nonni, la baby sitter, non può più andare a nido e si ritrova a rivedere tutte le persone importanti solo nello schermo di un telefono. E magari gli sta per nascere una sorellina».
Per le consulenze si può chiamare il numero di Acli Bologna 051 0987719 oppure scrivere a acliprovincialibologna@gmail.com: «Lo spazio è aperto all’ascolto di ogni difficoltà che non si riesca ad affrontare. Insieme, si possono scandagliare paure, perplessità, preoccupazioni. Non si è da soli, insomma, nonostante se ne possa avere l’impressione». Nel frattempo anche il progetto «Families Share», la Banca del tempo per genitori, in questo periodo di piena emergenza cerca di adattarsi ed evolversi. Basato sui concetti di solidarietà e auto-aiuto, il progetto europeo finanziato dai fondi Horizon2020 cerca di creare reti di comunità che si supportino a vicenda nella gestione dei figli, con l’obiettivo di facilitare la conciliazione vita familiare e lavorativa di tutte le famiglie. In questa situazione caratterizzata dal Coronavirus e dall’isolamento forzato, Families Share ha attivato diverse attività online di supporto a genitori e figli. Grazie anche all’aiuto di volontari-partner vengono offerti gratuitamente aiuto-compiti, animazione per compleanni da remoto, lavoretti e laboratori.
www.acli.it/acli-
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