Il 67% dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni ha completato il ciclo. A disposizione 13mila tamponi al mese. Il bilancio dei Cre: solo 63 positivi in tre mesi

Nella scuola stineriana i bambini indossano il grembiule. Il colore? Lo scelgono da sé

Un confronto e un lavoro comune che non si è mai fermato, grazie al quale oggi l’Emilia-Romagna è pronta ad iniziare, lunedì 13 settembre, il nuovo anno scolastico con il 100% degli studenti in presenza nelle aule e in sicurezza. Con precise regole sanitarie declinate sulla base delle indicazioni nazionali, un piano di rafforzamento dei trasporti e investimenti sugli spazi resi possibili dagli stanziamenti di risorse statali. Nei giorni scorsi è stato fatto il punto de trasporti.

Obiettivo di tutti i soggetti coinvolti, dalla Regione all’Ufficio scolastico regionale, dagli Enti locali alle Prefetture, dalle Aziende sanitarie a quelle di Trasporto fino alle Organizzazioni sindacali: consentire la ripresa dell’attività didattica e dei servizi educativi per l’infanzia nelle condizioni di massima sicurezza possibile per studenti, famiglie e personale.

Vaccinazioni

Un avvio della scuola che coincide con il buon andamento della campagna vaccinale in Emilia-Romagna: è al 95,1% la percentuale del personale dell’istruzione (università compresa), docente e no, che ha ricevuto almeno una dose di vaccino e all’85,6% quella di chi ha completato il ciclo; al 67,1% quella di copertura con almeno una dose della fascia 12-19 anni, quindi oltre l’obiettivo dei due terzi che era stato fissato per l’inizio dell’anno scolastico, e al 48% quella di chi ha completato il ciclo sempre tra i più giovani.

Dimostrazione di come le tante iniziative di sensibilizzazione e vaccinazione con accesso libero e senza appuntamento messe a disposizione dalle Aziende sanitarie di tutto il territorio stiano funzionando, facendo registrare un netto innalzamento delle vaccinazioni agli studenti da inizio mese (oltre 6 punti percentuali nell’ultima settimana), anche se occorre aumentare ulteriormente e velocemente le adesioni. E sale ancora la copertura in tutta la popolazione vaccinabile, dai 12enni in su: l’83% ha ricevuto almeno una dose e il 75% ha completato il ciclo.

Anche la situazione epidemiologica registra dati in miglioramento: l’Rt regionale è 0,82 e l’incidenza è scesa a 83 su 100mila abitanti, entrambi in calo. Il trend vede appunto la replicabilità dei contagi in decremento e ciò si ripercuote positivamente sui ricoveri: l’occupazione dei posti ordinari è del 5,1% (valore di guardia 15%), uguale a quella dei posti in terapia intensiva (soglia 10%). Numeri che confermano l’Emilia-Romagna in zona bianca.

Regole sanitarie e monitoraggio

La Regione ha già fornito, sulla base delle direttive nazionali, le indicazioni operative da seguire per l’individuazione dei “contatti stretti” in caso di presenza di un positivo, la durata differenziata della quarantena per vaccinati (7 giorni) e no (10 giorni), i tempi per l’esecuzione del tampone e della riammissione in aula o in sezione, sia per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, sia per i Servizi 0-3 anni e le scuole per l’infanzia.

Viene offerta la disponibilità di vaccinare in giornata tutto il personale che dovesse farne richiesta, grazie alla presenza di punti vaccinali che funzionano sulla base della presentazione diretta, senza prenotazione; inoltre è stato chiesto alle Ausl di accordarsi con le scuole sulla presenza di presidi di vaccinazione mobili in prossimità degli istituti.

La regione parteciperà inoltre, con l’utilizzo di 13mila tamponi molecolari salivari al mese forniti dalla Struttura commissariale (il cui arrivo è atteso nei prossimi giorni), alla campagna nazionale di monitoraggio epidemiologico – su base volontaria – nelle cosiddette “scuole sentinella” (primarie e secondarie di primo grado), con l’obiettivo di ridurre il rischio di circolazione virale sia nelle scuole che nella comunità e limitare i provvedimenti di sanità pubblica (isolamenti, quarantene) che ne potrebbero scaturire. Gli Istituiti scolastici dove proporre l’attività di screening vengono individuati a rotazione, anche sulla base dell’andamento epidemiologico e della copertura vaccinale, a livello provinciale da parte di ogni Dipartimento di sanità pubblica in collaborazione con l’Ufficio scolastico. L’ipotesi, sulla base dell’arrivo del materiale, è quella di partire nella settimana tra il 20 e il 25 settembre.

 

Centri estivi

Anche quest’anno i dati di monitoraggio dell’andamento pandemico nei Centri estivi sono estremamente confortanti e danno il senso dell’efficacia e della buona applicazione delle misure adottate: dal 7 giugno al 5 settembre sono stati effettuati 11.864 tamponi su operatori e 2.791 su bambini/e e ragazzi/e frequentanti: su un totale di oltre 14mila tamponi i casi positivi emersi sono stati 63, di cui 50 tra i frequentanti e 13 tra il personale. Da inizio settembre sono già ripartiti in gran parte del territorio i servizi educativi per l’infanzia. Lo scorso 31 agosto la Regione ha incontrato il tavolo dove sono presenti tutti i gestori pubblici e privati dei servizi 0-6, comprese le organizzazioni sindacali, affrontando insieme tutto ciò che concerne l’apertura. I protocolli di sicurezza rimangono quelli nazionali dell’anno scorso e la decisione a livello nazionale è stata quella di mantenere il principio del gruppo stabile, che corrisponde alla sezione per i nidi e le scuole per l’infanzia. Infine, con il decreto approvato ieri nel Cdm (anche se non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale) è arrivato il chiarimento richiesto anche dalla Regione: c’è l’obbligo di possesso ed esibizione del green pass anche per il personale educativo dei servizi 0-6 e per chiunque altro acceda ai servizi a qualsiasi titolo (operatori esterni e ge nitori impegnati nell’ambientamento dei figli), eccetto i bambini.

Fondi per l’emergenza sanitaria

A sostegno del sistema scuola, sono stati destinati all’Emilia-Romagna 25 milioni e 800 mila euro dal Fondo nazionale per l’emergenza sanitaria; risorse, stanziate dal decreto Sostegni bis, che serviranno, ad esempio, ad acquistare dispositivi di protezione, materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, strumenti editoriali e didattici innovativi, adattamento degli spazi interni ed esterni e delle rispettive dotazioni. Per l’organico, per il potenziamento della didattica sono stati stanziati per l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna più di 34 milioni di euro e al momento le puntuali situazioni note sono in fase di rientro. Si è lavorato molto, inoltre, per dare spazi adeguati alla ripartenza e al momento non si riscontrano problemi, anche in questo caso la situazione sarà costantemente monitorata. La prossima settimana proseguirà l’incontro con il Tavolo Interistituzionale per la Scuola Aperta per monitorare la ripresa delle attività scolastiche in presenza.