Bebe Vio, la schermitrice paralimpica rimasta senza arti dopo una meningite, ha firmato nei giorni scorsi il murales che la ritrae sulle pareti della piscina comunale di Budrio, nel bolognese.
E lì, come scrive Il Corriere della Sera, in occasione dell’Ossur Day ha parlato delle protesi: “Io ho il mio Luca che mi fa le gambe da tantissimi anni, ho Claudio che mi fa le protesi ‘strane”’ perché ha inventato i tacchi e le protesi per fare scherma, ho Fabio e Alessandro che mi fanno le mani. Non cambierei i miei tecnici per nulla al mondo”.
Beatrice Vio ha aggiunto che con i tecnici bisogna essere esigenti e pretendere: “La protesi si adatta a te, è un oggetto: devi essere super rompiscatole coi tecnici e pretendere che non ti faccia male rendendoti più disabile di quello che sei. Altrimenti è un problema. Devi trovare persone con una straordinaria pazienza che ti stanno dietro”.
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