Ha portato la compagna incinta di quattro mesi in una strada di campagna, dove l’ha colpita in più parti del corpo con un cacciavite e ha tentato di strangolarla con un laccio, fino a farla svenire. E dopo averla costretta a tre giorni di silenzio in due diversi hoteò, l’ha portata in ospedale, dove lei ha confessato tutto.
L’uomo, un operaio 29enne di nazionalità marocchina, in regola col permesso di soggiorno e residente in un comune dell’entroterra forlivese, è stato arrestato dai carabinieri.
Al “Morgagni-Pierantoni”, alla donna sono stati diagnosticati una frattura al polso destro, ferite agli arti inferiori ed in altre parti del corpo, giudicate guaribili in una quarantina di giorni.
Nell’auto dell’uomo sono state trovate tracce di sangue sul cruscotto, sul freno a mano, ma anche ciocche di capelli. Trovato anche il cacciavite utilizzato per torturare la ragazza, le pinze per colpirla ed un grosso coltello con lama lunga 20 centimetri.
La ragazza si trova ora in una casa protetta.
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