Se fosse ancora vivo, sicuramente Gianfranco Zavalloni gioirebbe davanti al nuovo progetto della cooperativa Kaleidos di Faenza, che sta lavorando all’apertura del nido domiciliare part-time “La Lumaca”, il cui nome prende spunto proprio dalla Pedagogia della Lumaca che il maestro di Cesena teorizzò e applicò per tutta la sua vita. Emanuela Amodio è tra le educatrici che stanno attivando il servizio in via Formicone, in una casa in mezzo al verde. Non a caso, tra i diritti naturali dei bambini e delle bambine che Zavalloni scrisse e diffuse, c’è anche il diritto al selvaggio, al silenzio, agli odori, a sporcarsi.
Emanuela, come nasce l’idea del nido “La Lumaca”?
“L’anno scorso abbiamo organizzato un corso di formazione per i nostri educatori e operatori, dal titolo ‘Piccolo e lento’. Un’anticipazione del progetto che volevamo realizzare. Abbiamo pensato ad un piccolo gruppo di bambini (al massimo sette), ad un orario part-time (dalle 7,30 alle 13,30) e ad una fascia d’età limitata (dai 24 ai 36 mesi). Non sono aspetti messi lì a caso, sono frutto di vere e proprie scelte”.
Quali, per la precisione?
“Il piccolo gruppo ci consentirà di attivare una vera e propria scuola del fare legata allo stare insieme, al vivere la natura, alla spontaneità del bambino e alla sua possibilità di esprimersi. L’orario ci sembra la quadratura ideale per consentire alle mamme di avere un’occupazione, continuando però a seguire i propri bambini. L’età è quella di una sorta di sezione ponte tra il nido e la scuola dell’infanzia: è un’opportunità di inserimento interessante in un’età di passaggio”.
Chi iscriverà il proprio bambino al nido “La Lumaca” farà una scelta controcorrente?
“Farà una scelta molto pensata, molto particolare. Noi non siamo contro le altre tipologie di servizio, ma proponiamo qualcosa di diverso. Dietro c’è una filosofia precisa, quella della riconquista del tempo”.
Troppo frenetica, la vita dei bambini?
“Assolutamente sì, satura di cose. Vogliamo essere in controtendenza, proporre una modalità di gestione del tempo più lenta, più consapevole, rimodulata rispetto a quella prevalente”.
In questo articolo c'è 1 commento
Commenti:
Amo stare con i bambini e il mio sogno è poter lavorare in un asilo nido. Ho una laurea triennale in pedagogia dell’infanzia con voto 110/110 e una laurea magistrale in scienze pedagogiche con voto 110/110 e lode. Vi ringrazio tanto erika
Commenta