Fragilità e disagio: se una maestra fosse meglio di un operatore sociale? Arrivano le Sentinelle

bimbi poveriE voi, se vedete persone in difficoltà, le aiutate? Oppure, le segnalate ai servizi? Cervia ha studiato un nuovo modo di intendere il welfare di comunità con cittadini sentinelle, percorsi di prevenzione del disagio, persone che ricevono aiuto e diventano sostegno per altri donando il loro tempo, sportelli sociali diffusi, condomini solidali, amministrazione di sostegno gratuito. È il progetto “Welfare dell’aggangio – Più delle sentinelle l’aurora” dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune avviato due anni fa e finanziato con 20mila euro dalla Regione.

L’idea alla base dell’iniziativa è coinvolgere nell’ascolto e nella percezione di situazioni di fragilità, oltre a professionisti e tecnici del sociale e della sanità, anche interlocutori insoliti, persone apparentemente lontane dal lavoro sociale, ma che per professione o predisposizione possono diventare ‘sentinelle’ in caso di situazioni sociali critiche: parrucchieri, estetisti, tabaccai, baristi, sacerdoti, insegnanti, singoli cittadini. Nasce così un percorso di attivazione di volontari che quotidianamente osservano situazioni di fragilità, individuano persone con bisogni non espressi, incapaci di chiedere aiuto rivolgendosi ai servizi istituzionali.

Nel 2014 sono 40 i cittadini che hanno terminato il corso da amministratore di sostegno, 20 quelli coinvolti dal “Progetto Tegole” (persone che sostengono, come le tegole fanno a vicenda, singoli cittadini o contesti di cura, mettendo a disposizione tempo, disponibilità e competenza), è stato aperto uno sportello sociale alla Casa della salute “Isotta Gervasi”. E quest’anno il progetto continua.

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