Sedicenne morto al Cocoricò, il papà chiede la verità

palloncinoLa verità, prima di tutto la verità. Livio Lucaccioni, farmacista di Città di Castello e papà di Lamberto, il 16enne morto sabato notte al Cocoricò di Riccione, ha parlato attraverso il proprio legale Roberto Bianchi a Il Resto del Carlino. L’uomo ha raccontato che per il figlio, che era in vacanza a Pinarella di Cervia a casa di un amico e dei suoi genitori, quella era la prima volta fuori casa: un premio per essere andato bene a scuola. Sabato notte Livio e Lamberto si sarebbero messaggiati fino alle 2,30. Poi, più nessuna riposta. Fino a quelle telefonata che nessuno vorrebbe ricevere mai: l’operatore del 118 che comunica la morte di Lamberto.

L’avvocato dell’uomo ha spiegato che “ci sono responsabilità generalizzate” e che la conferenza convocata dal proprietario del Cocoricò, che assistito da un avvocato ha detto di aver fatto il possibile a livello di prevenzione, non lo ha convinto.

Dal racconto del papà, pare che per Lamberto – morto con tutta probabilità per aver assunto una pastiglia di ecstasy – quello di sabato sia stato il primo approccio alla droga, come ha confermato anche 19enne indagato per avergliela venduta. Livio Lucaccioni non sapeva che il figlio era andato al Cocoricò: lo aveva accompagnato a Pinarella, ignaro del fatto che Lamberto avrebbe preso un treno per Riccione insieme agli amici.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g