Celiachia e sensibilità al glutine: un po’ di chiarezza

pasta al gratinCeliachia, intestino irritabile e sensibilità al glutine non celiaca. Situazioni e patologie che devono essere tenute distinte e sulle quali attualmente la scienza non dispone di certezze assolute e di risposte valide in tutti i casi. Dell’argomento Romagna Mamma se ne era occupata qualche settimana pubblicando la sintesi dei risultati di Glutox, un vasto studio dell’ospedale Maggiore policlinico di Milano, promosso dalla associazione italiana gastroenterologi ospedalieri.

Sulla questione adesso interviene direttamente l’Associazione italiana celiachia e lo fa per bocca del dottor Umberto Volta, membro del board scientifico della Società Europea per lo Studio della Celiachia, del board Scientifico AIC e consulente Scientifico AIC Emilia-Romagna. “Lo studio Glutox sottolinea come sia oramai dimostrato che lo spettro della patologia da glutine oggi si è allargato acquisendo, oltre alla celiachia, intolleranza alimentare cronica su base autoimmune, anche la sensibilità al glutine non celiaca”, sottolinea Volta.

Di questa condizione a differenza della celiachia “si sa purtroppo ancora poco – prosegue Volta, che ringraziamo per le puntualizzazioni -. Le nostre conoscenze sulla sensibilità al glutine riguardano soprattutto il suo quadro clinico con sintomi che sono sovrapponibili a quelli dell’intestino irritabile e che spesso possono simulare una celiachia. Proprio per questo motivo bisogna saper distinguere la celiachia dalla sensibilità al glutine in quanto, come sappiamo, il celiaco deve seguire una dieta aglutinata stretta per tutta la vita, eliminando completamente il glutine dalla propria alimentazione, mentre i sensibili al glutine nella stragrande maggioranza dei casi traggono beneficio dalla riduzione dell’ingestione di glutine, ma per loro non è necessaria una dieta strettissima e, a differenza dei celiaci,  non devono preoccuparsi delle contaminazioni. L’importante è che la diagnosi di sensibilità al glutine venga fatta da uno specialista dopo avere escluso con certezza la presenza di una celiachia”.

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