Lo sviluppo delle competenze digitali di docenti, studenti e cittadini in laboratori per l’innovazione. La diffusione di nuovi ambienti per la didattica. Progetti per sensibilizzare genitori, docenti e ragazzi all’uso corretto di Internet. Percorsi di orientamento per eliminare pregiudizi e paure che tengono le ragazze lontane dalle facoltà a carattere tecnico e scientifico (discipline STEM).
Sono i principali obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa firmato ieri a Roma nella sede del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal ministro Stefania Giannini e dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per l’attuazione del Piano nazionale della scuola digitale in Emilia-Romagna.
Il Protocollo prevede anche la progettazione e realizzazione, entro il 2017, grazie ad uno stanziamento di 30 milioni di euro da parte della Regione, di dieci laboratori per l’innovazione, che nasceranno in altrettante città dell’Emilia-Romagna. Spazi in cui sarà possibile sperimentare, apprendere, entrare in contatto con tecnologie e competenze diverse, punti di incontro tra ragazzi, makers, giovani imprenditori, cittadinanza attiva e pubblica amministrazione per trasferire competenze e trasformare digitalmente le città. Sul fronte formazione, poi, sono stati stanziati dal ministero circa 1,5 milioni di euro per 16 snodi e almeno 400 percorsi formativi nei quali saranno coinvolti circa 540 animatori digitali, docenti referenti per l’attuazione del Piano digitale sul territorio, e circa 1.500 docenti del Team per l’innovazione. In Emilia-Romagna già oggi oltre 500 gli istituti sono connessi alla Rete con la fibra ottica e l’obiettivo fissato dalla Regione è quello di avere la banda ultra larga in tutte le scuole, comprese quelle delle aree montane, entro il 2020.
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