Giancarlo Giunchi, o meglio detto il librario Gianni, è stato vent’anni fa uno dei primi ad aprire una libreria per ragazzi in Italia. Del Parco dei Ragazzi, a Forlì, oggi sono rimasti l’omonima associazione culturale di promozione alla lettura e il punto vendita estivo al Parco Urbani. Ma anche il Festival Book, un’iniziativa giunta al secondo anno di vita e che vede i bambini accompagnare i loro genitori e i loro nonni (proprio così, non il contrario) alla Vecchia Stazione tutte le domeniche dalle 16 alle 18, da ottobre a marzo.
Gianni, come si svolge Festival Book?
“Come un gioco con i libri, come una lettura corale. I bambini che vogliono leggere, leggono. Gli adulti, idem. Se ci sono pochi volontari,leggo io. Alla fine, ogni domenica si fa una classifica del libro più bello. E si decreterà anche il vincitore finale. I bambini si portano i libri da casa, oppure usufruiscono di quelli della piccola esposizione che c’è alla Vecchia Stazione”.
Da quale esigenza nasce un festival del genere?
“Dall’esigenza di far diventare gli adulti protagonisti insieme ai bambini. l libro diventa un mezzo per stare insieme, condividere, socializzare”.
Oggi, per fortuna, i libri per bambini riempiono gli scaffali delle librerie, vengono regalati, letti e promossi. Contiene un rischio, questa evoluzione culturale?
“E’ chiaro che quando un fenomeno diventa di massa, per quanto quello del libro per bambini non lo sia davvero ancora, ai prodotti di qualità vengono affiancati libri commerciali. Ma sono convinto che sia sempre meglio leggere qualsiasi tipo di cosa, piuttosto che il contrario. Che sia meglio, in ogni caso, avere qualcosa di scritto in mano”.
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