A Ravenna batte un Cuore di maglia per i bimbi prematuri

Passando davanti alla vetrina del Bar Art Cafè di via Antica Zecca, a Ravenna, il martedì, le vedete sferruzzare tutte insieme. Si passano gomitoli di lana, controllano i ferri, chiacchierano, sorridono, si entusiasmano. Voi, fermi davanti alla vetrina del caffè, non potreste fare altro che pensare che sono mamme, zie, nonne che lavorano la lana con l’amore di chi lo sta facendo per figli e nipoti. Sarà solo quando tireranno fuori dalle sacche le loro ultime creazioni che vi renderete conto che hanno prodotto maglie, cuffiette, babbucce, copertine piccolissime. Ma è roba da bambole!, penserete. Eh no, cari passanti, è roba per bimbi nati prematuri e loro sono sì mamme, zie e anche nonne ma i figli per cui filano sono quelli che tengono mamma e papà col fiato sospeso in un’incubatrice della Terapia intensiva neonatale.
A Ravenna, in via Antica Zecca e non solo, per questi bambini batte un Cuore di maglia. E’ questo, infatti, il nome dell’associazione che unisce le volontarie che danno vita a vestiti piccolissimi ma portatori di un gesto di amore e di solidarietà incredibile.
D’altronde, a vestire i nati prematuri non ci pensano in molti, di sicuro non piccole e grandi marche, e così ci pensano loro. L’associazione, con sede centrale ad Alessandria, nasce nel 2008 da un’idea di Laura Nanni che oggi racconta e raccoglie un’esperienza disseminata in tutta Italia nel sito Cuore di maglia.

Maria Di Mauro – ambasciatrice Cuore di Maglia Ravenna

A Ravenna l’associazione nasce due anni fa dall’entusiasmo di Maria De Mauro, che oggi ne è ambasciatrice: “Una mia amica piemontese mi aveva portato a un camp organizzato dall’associazione – racconta Maria -. Ho partecipato con lo spirito di rivederci tra amici ed  è finita che quando sono tornata a Ravenna ho deciso di proseguire il progetto anche qui. Valeria Vallesani, coambasciatrice, mi ha seguita subito insieme a Giuseppina Morganti”. E così è iniziata l’esperienza che ha portato oggi Cuore di maglia a Ravenna a contare numerose volontarie tra cui una davvero speciale, Nonna Pina, che a 92 anni cuce un mini body al giorno.

Nonna Pina – Cuore di maglia, una volontaria speciale

“Via via ci siamo allargate grazie all’appoggio di altre associazioni come l’Agebo e il Cif, oggi abbiamo alcune volontarie in comune – spiega Maria -. Ci autofinanziamo perché lavoriamo tanta lana. Siamo state sostenute da associazioni come Macramè Liberamente e il Mosaico. Il 15 novembre scorso abbiamo fatto un torneo di burraco allo Chalet dei Giardini pubblici che ci ha ospitate gratis, hanno partecipato in 56, altri hanno pagato la quota anche senza partecipare, l’arbitro è venuto gratuitamente”. La lana, però, non basta mai.
“Fino ad ora alla Terapia intensiva neonatale di Ravenna  – prosegue Maria – abbiamo fatto sette consegne, nei corredini mettiamo di tutto, coperte, golfini, mini body. Quello che non va qui a Ravenna lo spediamo a chi ce lo chiede, come è successo una volta con un bimbo prematuro di Cesena. Altrimenti mandiamo il resto alla sede centrale di Alessandria che distribuisce anche ai bimbi che hanno bisogno”.

“Ci capitano anche delle situazioni emozionanti – aggiunge Maria -, un giorno eravamo qui all’Art Cafè ed è entrata una coppia con due gemelli. Ci ha visto lavorare a maglia e ha chiesto alla barista che cosa stessimo facendo. Quando gli ha spiegato chi eravamo ha voluto conoscerci: i loro bambini erano nati prematuri e avevano indossato i nostri completini”. Le donne del cuore di maglia sono molto organizzate: il prossimo aprile parteciperanno anche al camp nazionale che raduna tutte le volontarie sparse per le diverse regioni italiane. “Vengono anche dalla Francia – dice Maria -. E’ un’occasione per confrontarci sul lavoro fatto ma anche per imparare. Di Cuore di maglia fanno parte moltissime giovani donne che fanno i lavori più svariati. Facciamo dei workshop e le stiliste ci insegnano a creare pezzi unici”.

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Commenti:

  1. Complimenti vedo che questa iniziativa di Cuore di Maglia è un pò dappertutto….e pensavo che in Italia ci sono poche persone che apprezzano i lavori fatti a mano. Complimenti. Anch’io penso di iniziare qualcosa di simile dalle mie parti. Infatti mentre ero in vacanza a fare delle escursioni val venosta ho incontrato alcune donne che mi hanno parlato bene di questa iniziativa di Cuore di Maglia. Da allora ci penso ogni istante su come realizzare questo mio progetto.

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