Tutti i bambini, prima o poi, vengono incitati a mangiare qualcosa che a loro non piace. Abbandonato l’aeroplano carico di viveri a forma di cucchiaio dei primi tempi, si passa alle raccomandazioni: le verdure che servono a tutto, la carne che fa venire i muscoli, il pesce che fa bene alla memoria.
Se però l’ostinazione è più forte della pazienza, si travalica nelle minacce.
Pietro, irremovibile nella sua avversione alla minestra, dovrà vedersela la notte stessa con la terribile e putrescente Cornabicorna, specializzata nel far tornare l’appetito ai bambini capricciosi.
Lui aspetta coraggioso nel suo letto, finché dal buio e dai rumori non si materializza la strega. La poverella ci prova in tutti i modi ma Pietro, con molta astuzia, riesce a rinchiuderla dentro ad un calzino e se ne disfa.
Pierre Bertrand non vuole esaltare la protesta e il capriccio di un bambino, ma vuole ricordare che l’unico modo proficuo per risolvere un conflitto è il dialogo.
La “strega” andrebbe sostituita da tante domande e magari da una alternativa, avendo l’accortezza di chiudere gli scuroni se la trattativa fa perdere la pazienza a qualche nonno all’antica, che per caso si aggira per casa. Una volta se non si mangiava la minestra, si saltava giù dalla finestra.
Pierre Bertrand, Cornabicorna, Babalibri
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