Siamo in dirittura d’arrivo, l’anno scolastico sta per finire, ma non c’è limite alle miserie della scuola pubblica italiana. E come spesso accade i peggiori in campo sono gli insegnanti e i genitori. Partiamo dall’ultimo mio post, quello sulle schede di valutazione e sulle bocciature. Io sono favorevole alle valutazioni ed alle bocciature. Purtroppo siamo in pochi.
La questione a mio parere è molto semplice. C’è un programma ministeriale, ci sono delle competenze che bisogna aver acquisito al termine di un anno scolastico e ci sono dei criteri di valutazione che devono giudicare il grado di acquisizione di tali competenze. Se un bambino ha raggiunto il traguardo allora passerà alla classe successiva (con il relativo voto) se non lo ha raggiunto dovrà ripetere l’anno. Sono insensibile? Sono fascista? Sono brutale? Non penso ai poveri bambini che così vengono umiliati e che devono essere sempre trattati come se fossero tutti uguali?
Pensatela come volete, ma vi rigiro le domande e vi faccio notare alcune cose. Lo scorso anno in quarta mi è arrivato un bambino italianissimo da un’altra città. Non sapeva nulla, promosso sempre “per decreto”, sperando sempre che migliorasse. Non sapeva (e non sa) dividere le parole in sillabe e non aveva certificazioni di disabilità. Ora pascola in quinta (perché lo scorso anno guai a bocciarlo) non ha le competenze di un bambino di terza e fra 5 mesi va alle medie, dove verrà massacrato da compagni e professori. Se fosse stato fermato prima, molto probabilmente non sarebbe messo così male. Se in seconda l’avessero bocciato, predisposto una programmazione personalizzata e di recupero, forse ora avrebbe meno difficoltà e potrebbe guardare con più serenità al proprio futuro scolastico.
Altro caso: bimbo di prima elementare che frequenta con un anno di anticipo (è venuto a scuola a 5 anni). Ha finito l’anno che non distingueva il numero 6 dal 16, le addizioni e le sottrazioni non esistono ancora per lui. Se si fosse potuto fermare (ma sia i miei colleghi che la famiglia non hanno voluto) lo scorso anno avrebbe potuto ripetere l’anno con un grado di maturazione maggiore (nel suo caso, fra l’altro, lo avrebbe frequentato nell’età giusta, 6 anni) e colmare le lacune che invece si è portato in seconda. E che non si sono risolte bensì amplificate, perché se uno non riesce a saltare una asticella posta ad un metro è difficile che faccia un salto di due metri.
Ecco, quando sento i talebani del tutti uguali, tutti promossi, tutti bravi (almeno fino alle superiori) penso a questi poveri bambini, alla esperienza traumatica che stanno subendo (è dura stare 9 mesi in un posto dove gli altri corrono e tu fatichi a camminare) e al pessimo ricordo che avranno della scuola. E pensare che con una bocciatura si potevano salvare, farli maturare e cercare di farli apprendere con tempi diversi!
A proposito delle miserie umane dei genitori, vi lascio con questa cartolina. Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, mamma in ritardo di 30 minuti: dopo aver chiamato qualsiasi numero di telefono conosciuto, arriva a recuperare il proprio scarrafone con una calma degna di miglior causa. Non ho voglia di litigare, sono già mentalmente in vacanza. E lei, anziché abbozzare un sorriso, sbattermi in faccia la prima scusa idiota che le veniva in mente (e vi giuro che l’avrei bevuta vista la mia voglia di andare a casa), cosa mi dice? Auguri? Mi scusi? Ovvio che no! Inizia ad insultarmi perché non è possibile che siamo così rigidi con gli orari e che è scandaloso che le scuole chiudano 6 giorni per le vacanze di Pasqua. Risposta mia: Buona Pasqua anche a lei. E a tutti i lettori.
Maestro Perboni
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Commenti:
..alle medie non se la passeranno male…almeno in certe scuole dove lavoro io in cui la politica è promuovere ad oltranza.. ammettere agli esami persone che non han fatto niente per tutto l’anno.. e che sollecitate a lavorare un po’ di più rispondono candidamente: “a me non interessa, tanto lei è obbligata a farmi recuperare e a darmi la sufficenza!”.. Ecco i risultati del successo formativo prescrittivo… (e ogni anno io litigo con colleghi e dirigenti.. passando tra i ragazzi per la cattiva di turno…)
siamo troppo pochi a voler bocciare. e anche io passo per la cattiva di turno. quella che smuove le acque. ma io penso ai test d’inigresso all’università, e li preparo in funzione di quello. i ragazzi che hanno quell’obiettivo, mi seguono. il resto….che dire. oramai è una prassi dare ildiploma a cani e porci. cosa se ne faranno, ignoranti come sono, sfugge alla mia comprensione.
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