Artescarpa: dall’idea di un papà le scarpe che fanno bene ai piedini

A volte le idee imprenditoriali arrivano per caso. Persino mentre sei dal pediatra con tuo figlio. E’ successo al forlivese Andrea Garavini, 43 anni, titolare di Arte Scarpa, azienda che a San Martino in Strada (via Gandhi, 28) produce calzature ortopediche: “Mentre ero alla visita pediatrica con il mio bambino, il dottore mi chiese che cosa facessi nella vita. E mi disse che a lui e ai colleghi sarebbe interessato avere un’azienda di riferimento dove mandare i genitori a comprare scarpine di qualità. Così nel 2008 ho cominciato a produrre calzature anche per bambini”.Tutti gli anni Andrea si confronta con il gruppo dei pediatri di famiglia di Forlì sui requisiti che una buona scarpa deve avere: “Tra i criteri c’è la flessibilità per muovere bene il piedino ma anche la rigidità all’altezza del tallone, così come la soletta interna in cuoio per favorire la traspirazione“. Ma non è facile, per un’azienda che si trova nella zona artigianale di Forlì e che quindi non ha una vetrina nelle vie del centro, farsi notare. Si va di passaparola e inviti o di suggerimenti da parte dei pediatri. Eppure la scarsa visibilità ha dei vantaggi per la clientela: “Non facendo pubblicità e non avendo un negozio in centro, non dovendo pagare delle commesse, riusciamo a coniugare l’alta qualità delle calzature con il prezzo, che riusciamo a mantenere basso”.

Non solo. Ai bambini viene offerto gratuitamente l’esame del passo: grazie ad una pedana computerizzata che rileva quanto carico ha il bimbo su un piede e sull’altro e come è distribuito il peso nel suo corpo, viene rilasciato un documento che potrà essere utile più avanti, quando lo sviluppo del piede sarà ultimato e ci sarà bisogno, magari, di un plantare. “L’esame non ha nessuna pretesa scientifica, non siamo medici – spiega Andrea -. Ma è uno strumento utile, un servizio in più”.

In tutto questo, l’estetica non resta in secondo piano: “Cerchiamo sempre di produrre modelli gradevoli. Il mio giudice è mia moglie Vanessa”.