La scena è una di quelle che solo a pensarci fa gelare il sangue: aveva preso dalla battigia di una spiaggia libera di Rimini, mentre giocava, una bambina di quattro anni, tentando di portarsela via. Raggiunto dalla mamma, una ravennate, con il supporto di alcuni turisti era stato fermato e arrestato poco dopo per tentato sequestro di persona. Era l’estate del 2009.
Il pachistano di 34 anni, residente a Reggio Emilia, era stato condannato a 5 anni di carcere in primo grado, pena che nel 2012 la Corte d’Appello ha ridotto a tre anni, concedendogli i domiciliari. Ma l’uomo non ha perso il vizio: oltre a violare l’obbligo di rimanere a casa, evadendo dai domiciliari per ricaricare il telefono cellulare, è stato riportato in carcere dopo una perquisizione a casa sua, dove è stata trovata anche una minorenne. La Corte d’Appello ha quindi disposto la revoca degli arresti domiciliari.
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