E’ vero che solo tre donne su dieci provano un orgasmo?
Credo sia maggiore la proporzione di donne che sono impossibilitate a provare l’orgasmo. Dati certi, non ne abbiamo, perché l’accertamento della presenza o meno della capacità di provare l’orgasmo è difficile da stabilire per vari motivi: la metodologia dell’osservazione del fenomeno, l’attendibilità delle comunicazioni legata a reticenza e vergogna, i condizionamenti culturali e la difficoltà di generalizzare i dati raccolti all’intera popolazione femminile. Posso dire però che è sicuramente un problema della salute sessuale e del benessere della donna sottostimato, basandomi sulla mia esperienza professionale e di quella dei miei colleghi.
Cos’è l’anorgasmia?
Con il termine “anorgasmia” si intende l’impossibilità, da parte di una donna (in assenza di cause organiche e mediche che possano giustificare questa difficoltà) di provare l’orgasmo nonostante una stimolazione sessuale adeguata.
Ci sono donne che più di altre possono avere questo problema?
Vorrei vedere l’orgasmo come un’opportunità e non solo come disturbo quando è assente. L’orgasmo come una possibilità delle donne per stare meglio con se stesse e il partner. Penso che provare piacere anche attraverso il proprio corpo sia un diritto di tutte. Dalla ragazza alla donna più matura e single, da chi ha deciso di sposarsi a chi vive accompagnata, da chi è anche mamma a chi invece ha deciso, oppure non riesce, ad avere figli. Tutte le donne hanno parimenti diritto di procurarsi piacere. Le donne che, pur riconoscendo questo bisogno, per vari motivi non riescono a soddisfarlo potrebbero sentirsi diverse, probabilmente incomplete e frustrate. Questi sono i sentimenti che una donna con difficoltà legate alla dimensione complessa del piacere può portare in consultazione psicosessuologica.
Credo sia maggiore la proporzione di donne che sono impossibilitate a provare l’orgasmo. Dati certi, non ne abbiamo, perché l’accertamento della presenza o meno della capacità di provare l’orgasmo è difficile da stabilire per vari motivi: la metodologia dell’osservazione del fenomeno, l’attendibilità delle comunicazioni legata a reticenza e vergogna, i condizionamenti culturali e la difficoltà di generalizzare i dati raccolti all’intera popolazione femminile. Posso dire però che è sicuramente un problema della salute sessuale e del benessere della donna sottostimato, basandomi sulla mia esperienza professionale e di quella dei miei colleghi.
Cos’è l’anorgasmia?
Con il termine “anorgasmia” si intende l’impossibilità, da parte di una donna (in assenza di cause organiche e mediche che possano giustificare questa difficoltà) di provare l’orgasmo nonostante una stimolazione sessuale adeguata.
Ci sono donne che più di altre possono avere questo problema?
Vorrei vedere l’orgasmo come un’opportunità e non solo come disturbo quando è assente. L’orgasmo come una possibilità delle donne per stare meglio con se stesse e il partner. Penso che provare piacere anche attraverso il proprio corpo sia un diritto di tutte. Dalla ragazza alla donna più matura e single, da chi ha deciso di sposarsi a chi vive accompagnata, da chi è anche mamma a chi invece ha deciso, oppure non riesce, ad avere figli. Tutte le donne hanno parimenti diritto di procurarsi piacere. Le donne che, pur riconoscendo questo bisogno, per vari motivi non riescono a soddisfarlo potrebbero sentirsi diverse, probabilmente incomplete e frustrate. Questi sono i sentimenti che una donna con difficoltà legate alla dimensione complessa del piacere può portare in consultazione psicosessuologica.
La prossima settimana parleremo delle cause e delle varianti dell’anorgasmia nelle donne.
Per contatti: 335 6300997 o www.psicologia-sessuologia.it
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