Settantotto persone con disturbi alimentari in più in soli due anni. Succede in Emilia-Romagna dove aumentano i pazienti seguiti dal sistema sanitario per anoressia, bulimia e altri Dca. Nel 2010 erano 525, nel 2011 hanno toccato quota 547, lo scorso anno sono giunti fino a 602. I dati che arrivano dall’assessorato alle Politiche per la Salute mettono in luce come il disturbo più diffuso sia l’anoressia: nel 2012 i pazienti sono stati 266 (75 nella fascia di eta’ 12-17 anni e 191 nella fascia 18-30 anni), nel 2011 erano 254 (82 i pazienti tra i 12 e i 17 anni e 172 quelli tra i 18 e i 30 anni) e nel 2010 sono stati seguite 226 persone (68 nella fascia si eta’ 12-17 e 158 nella fascia 18-30).

In forte aumento i casi di bulimia: nel 2011 99 (9 nella fascia 12-17 anni e 90 in quella 18-30), lo scorso anno 128 (14 pazienti tra i 12 e i 17 anni, 114 tra i 18 e i 30). E ci sono molti i casi tra giovanissimi, ma in forte aumento anche i pazienti tra 18 e i 30 anni.

“I disturbi del comportamento alimentare costituiscono una patologia emergente nella nostra società, con una diffusione crescente e maggiore di quanto normalmente si ipotizzi, soprattutto nei Paesi industrializzati e con un benessere diffuso quale è il nostro, e colpiscono in particolare le fasce giovani della popolazione”, commenta il consigliere regionale Pd Giuseppe Paruolo che aveva scritto un’interrogazione in materia. Il democratico richiama l’attenzione anche sul fatto che “si tratta di patologie grandemente impattanti sia sui soggetti che ne soffrono che sulle loro famiglie, per via dello stigma sociale che suscitano, per la difficoltà di individuare un corretto approccio terapeutico, per l’inadeguatezza diffusa ad affrontare comportamenti che negano alla radice uno degli istinti primari dell’uomo, quello alla sopravvivenza attraverso la nutrizione”.

A livello regionale il percorso clinico si è avviato nel 2000, nel 2004 sono state emesse le prime linee guida e, nel 2009, è stato avviato un programma triennale per strutturare un team sui Dca nei vari territori regionali. Ora è attivo un team che sta lavorando sul nuovo Piano triennale regionale 2013-2015.