“I bambini diano del lei alla maestra”. Queste parole, che stanno già facendo discutere, sono state pronunciate dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia nel corso dell’inaugurazione di una nuova scuola elementare.
Zaia motiva così la sua proposta: “Una volta si aveva paura anche del vigile urbano – spiega -. Adesso i bambini non hanno più paura di niente. Per forza, anche le maestre si lasciano dare dal tu”. Il Governatore veneto poi precisa: “Non è un amarcord, io sono per la modernità ma vorrei porre la questione”.
Che oltre quarant’anni fa era stata messa in questi termini dal cantautore Luigi Tenco: “Cara maestra/un giorno m’insegnavi/che a questo mondo noi/noi siamo tutti uguali/Ma quando entrava in classe il direttore/tu ci facevi alzare tutti in piedi/e quando entrava in classe il bidello/ci permettevi di restar seduti”.
Insomma, una volta si accusava la scuola di formalismo, classismo e rigidità, oggi si rimprovera un certo lassismo dei costumi. Povere maestre, sempre prese fra l’incudine e il martello!
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