Bimbo morì dopo ‘scossone’ al nido: riaperto il processo

Riparte l’inchiesta per la morte del piccolo Mattia Pierinelli, il piccolo di nove mesi che si sentì male mentre era all’asilo nido il 7 dicembre 2009, spirato in ospedale dopo cinque giorni di coma. Oggi il gip Patrizia Martucci ha accolto la volontà dei genitori di respingere la seconda richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Pistoia ed ha riaperto il processo penale al fine di stabilire i responsabili effettivi della morte prematura del piccolo. Il giudice ha chiesto ad Arturo Cama e Andrea Rossi, i due periti del Gaslini di Genova incaricati dal tribunale, di restringere ulteriormente la “fascia oraria” in cui il bimbo avrebbe ricevuto lo “scossone” che ne ha poi provocato prima il coma e poi la morte. Secondo la perizia infatti il piccolo sarebbe deceduto per sindrome da scuotimento e l’orario in cui l’evento si sarebbe verificato risalirebbe alle otto del mattino, quando il bambino era già al nido.

 In base a quest’ennesima perizia, che dovrà essere consegnata entro 4 mesi da oggi, sarà possibile stabilire quali maestre fossero presenti all’interno della struttura, responsabili quindi a vario titolo della tragedia.

La nostra gioia è infinita – dice commossa la mamma del piccolo Mattia – anche se questo è solo l’ennesimo ‘primo passo’ verso la giustizia per nostro figlio. Mattia merita che la sua morte non passi inosservata e che la verità su tutti coloro che si sono resi a vario titolo corresponsabili della sua morte, venga alla luce identificando le persone responsabili della sua morte”.

Secondo i periti del Gaslini l’orario è da ritenersi sicuramente successivo all’ingresso all’asilo. “Ho chiamato l’asilo alle 10:30 e mi hanno detto che Mattia stava giocando sul tappetone – afferma Caterina Innocenti madre del piccolo – alle 12.28 è stato chiamato il 118 e Mattia era in coma. Noi vogliamo sapere che cosa sia successo in quelle due ore e siamo sicuri che i periti del Tribunale sapranno accertare la verità affinchè nostro figlio abbia la giustizia che merita!”.

L’avvocato della famiglia Pierinelli, Maurilio D’Angelo, del Foro di Roma dichiara: “ Finalmente, dopo l’annullamento del decreto di archiviazione da parte della Cassazione,  con l’accoglimento dell’opposizione di oggi il processo si riapre. La soddisfazione è enorme perchè si può lavorare per la giustizia.”

La Via dei Colori, associazione in tutela dei diritti di minori e minoranze in strutture pubbliche e private, è estremamente contenta del risultato di quest’udienza: “Abbiamo fatto del nostro meglio per divulgare la tragica storia di Mattia – comunica la presidente Ilaria Maggi, i – Nel nostro piccolo, abbiamo provato, tutti insieme, a star vicini a Caterina e Riccardo nella ricerca della verità, anche se questo è soltanto un altro inizio. Non molleremo fin tanto che la verità non sarà stata accertata ed i responsabili assicurati alla giustizia. Il numero di casi di maltrattamento scoperti sta aumentando esponenzialmente ed occorrono pene severe, sicure ed un iter processuale che permetta di assicurare alla legge i responsabili, allontanandoli nel minor tempo possibile, dal loro ruolo d’insegnamento e dalla compresenza con persone indifese come i bambini.”


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