Famiglia, sesso e matrimonio: le 38 domande (difficili) del Papa. Come rispondereste?

Famiglia, sesso e matrimonio: la Chiesa di Papa Francesco prova a fare un passo avanti verso la società per capire meglio come interpretare i grandi cambiamenti che l’hanno caratterizzata negli ultimi anni. L’occasione la dà il sinodo straordinario che si terrà il prossimo anno. In vista dell’appuntamento il Papa ha dato il via alla più grande consultazione mai effettuata dalla Chiesa cattolica utilizzando un questionario di 38 domande inviato a tutti i vescovi del mondo: alle risposte dovranno contribuire anche le chiese locali, i parroci e i fedeli.

E fin qui, tutto in linea con il grande cambiamento che questo Papa sta dimostrando di voler mettere in pratica nel rapporto tra la Chiesa e la società.

Il problema sono le domande, a tratti difficili, scritte nel documento. Quantomeno, ognuna avrà bisogno di essere letta, studiata e reinterpretata per essere strasmessa ai fedeli dagli stessi parroci.

Ecco qualche esempio:

 Sul matrimonio secondo la legge naturale

a) Quale posto occupa il concetto di legge naturale nella cultura civile, sia a livello istituzionale, educativo e accademico, sia a livello popolare? Quali visioni dell’antropologia sono sottese a questo dibattito sul fondamento naturale della famiglia?

b) Il concetto di legge naturale in relazione all’unione tra l’uomo e la donna è comunemente accettato in quanto tale da parte dei battezzati in generale?

c) Come viene contestata nella prassi e nella teoria la legge naturale sull’unione tra l’uomo e la donna in vista della formazione di una famiglia? Come viene proposta e approfondita negli organismi civili ed ecclesiali?

d) Se richiedono la celebrazione del matrimonio battezzati non praticanti o che si dichiarino non credenti, come affrontare le sfide pastorali che ne conseguono?

Sulle unioni di persone della stesso sesso

a) Esiste nel vostro paese una legge civile di riconoscimento delle unioni di persone dello stesso sesso equiparate in qualche modo al matrimonio?

b) Quale è l’atteggiamento delle Chiese particolari e locali sia di fronte allo Stato civile promotore di unioni civili tra persone dello stesso sesso, sia di fronte alle persone coinvolte in questo tipo di unione?

c) Quale attenzione pastorale è possibile avere nei confronti delle persone che hanno scelto di vivere secondo questo tipo di unioni?

d) Nel caso di unioni di persone dello stesso sesso che abbiano adottato bambini come comportarsi pastoralmente in vista della trasmissione della fede?

Sull’educazione dei figli in seno alle situazioni di matrimoni irregolari

a) Qual è in questi casi la proporzione stimata di bambini e adolescenti in relazione ai bambini nati e cresciuti in famiglie regolarmente costituite?

b) Con quale atteggiamento i genitori si rivolgono alla Chiesa? Che cosa chiedono? Solo i sacramenti o anche la catechesi e l’insegnamento in generale della religione?

c) Come le Chiese particolari vanno incontro alla necessità dei genitori di questi bambini di offrire un’educazione cristiana ai propri figli?

d) Come si svolge la pratica sacramentale in questi casi: la preparazione, l’amministrazione del sacramento e l’accompagnamento?

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E voi, come rispondereste?

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