“Signora è incinta”. Lei confessa le ‘corna’ ma era uno scambio di provette

Non drammatizziamo, è solo questione di corna. Il titolo del vecchio film di Truffaut ben si adatta a questa storia dagli sviluppi imprevisti. L’adulterio è quello di una 30enne modenese. Chiaro, accertato, consumato tre anni fa, come racconta il Resto del Carlino. Addirittura confessato al suo lui, al fidanzato ‘ufficiale’. “Guarda, caro, c’è anche un altro”.

L’uomo, comprensibilmente, non l’ha presa benissimo e la cosa più carina che ha gridato contro la (ex) amata è stata “il triangolo no!”. La ragazza d’altronde era stata costretta a confessare perché era rimasta incinta e siccome il compagno non poteva avere figli, l’inghippo si sarebbe scoperto presto.

E qui scatta la beffa. In realtà la giovane modenese era stata vittima di un errore di laboratorio: le sue provette erano state scambiate in una clinica privata di Modena. La donna così non è diventata mamma ma è stata lasciata dal compagno (e anche l’amante pare si sia dileguato). In compenso, ha avuto 15mila euro di risarcimento dalla clinica. Meglio che niente.

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