Incinta e licenziata. Una condizione che di fronte alle parole del presidente della Repubblica, che chiedeva più sacrifici a tutti in un periodo di crisi, le ha fatto saltare la mosca al naso, fino a sbottare su Facebook con parole offensive nei confronti del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Ma Facebook non è un luogo privato, non è insomma, come essere nel bagno di casa propria. E così per una donna di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, come racconta il Gazzettino, è scattata la denuncia. Il processo si terrà a giugno. La donna ha scritto una lettera di scuse a Napolitano, sperando in un po’ di comprensione.
Forse era meglio indirizzare la sua rabbia verso il datore di lavoro.
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