Feto di otto mesi operato al cuore nella pancia della mamma

Senza questo intervento non avrebbe avuto troppe possibilità di sopravvivenza. La piccola, infatti, un feto di otto mesi, soffre di una cardiopatia congenita – la sindrome del cuore sinistro ipoplasico, cioè uno sviluppo incompleto della parte sinistra del cuore – a causa della quale dalla nascita avrebbe sofferto di problemi di ossigenazione al cuore che l’avrebbero fatta morire. E invece, grazie a un intervento unico nel suo genere, eseguito con questa metodica per la prima volta in Europa all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la piccola riuscirà a sopravvivere al parto e potrà essere curata. Per correggere l’anomalia al cuore dovrà essere sottoposta a tre interventi chirurgici.

L’intervento, eseguito da una equipe di sette medici, è servito a posizionare un piccolissimo stent che allargandosi di quattro millimetri tra la parte destra e sinistra del cuore, permetterà il passaggio dell’ossigeno. La sonda, condotta da un ago speciale, è passata dalla pancia della mamma, e ha raggiunto il cuore attraversando il polmone del feto.  L’intervento è avvenuto attraverso la guida di un ecografo.

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