Chiaro e inequivocabile: così pare il tenore delle intercettazioni che hanno portato all’arresto di Don Giovanni Desio, parroco di Casal Borsetti, accusato di atti sessuali con minori ed arrestato sabato mattina dopo lunga e discreta indagine della polizia, volta a tutelare i minori e le famiglie coinvolte. A riportare le motivazioni che hanno portato il gip Rossela Matera ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il quotidiano La Voce di Romagna che parla di un coinvolgimento di ragazzini di 14-15 anni. Uno di loro frequentava da tempo gli spazi parrocchiali di Casal Borsetti: è stato il padre ad avvertire la polizia dopo essersi insospettito consultando la pagina Facebook del figlio, che riportava messaggi di solidarietà a “John” don Desio in seguito al “volo” nel canale dove era finito per guida in stato di ebbrezza lo scorso febbraio.
“Addio, ti ho amato ma inutilmente”, “Quanto mi hai amato?” e “(omissis) ti è piaciuto?”, sono solo alcune delle frasi intercettate, rivolte da Don Desio a uno dei ragazzini. “Sei il mio parroco: non lo trovi strano che un parroco faccia (omissis) a un ragazzo”, si sente dire dal giovane.
Altre intercettazioni riguardano invece il presunto arrivo di un 15enne a casa del Don, per Pasqua. Dal ragazzo si sente dire “non vedo l’ora di abbracciarti e accarezzarti”.
Quando don Desio, dal carcere di Port’Aurea, ripete “sono finito”, si riferisce probabilmente al fatto che le intercettazioni lo inchiodano a responsabilità da cui difficilmente potrà sfuggire. Il sacerdote, davanti al giudice, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il prete potrebbe essere spostato nei prossimi giorni nel carcere di Ferrara.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta