Libri e musei: bambini poveri due volte. Ma l’Emilia-Romagna se la cava

albero libriI bambini? Poveri due volte. Economicamente, per le difficoltà delle famiglie. E culturalmente. Lo dice Save the Children, che ha stilato una classifica della povertà educativa. La Campania, seguita da Calabria, Puglia, (ex equo) e Sicilia, è la regione dove più scarsa e inadeguata è l’offerta di servizi e opportunità educative e formative per bambini e adolescenti: largamente insufficienti gli asili e le scuole a tempo pieno, pochissimi i libri, lo sport, l’arte e perfino internet a occupare il tempo libero, alto e allarmante il tasso di dispersione scolastica. Al polo opposto della classifica c’è il Friuli Venezia Giulia, seguito da Lombardia ed Emilia Romagna: sono queste le regioni italiane più ricche di servizi e opportunità educative per bambini e adolescenti.

Una “ricchezza” che perde però di smalto al confronto con l’Europa: nessuna regione italiana è in linea con alcuni obiettivi europei quali, per esempio, la copertura degli asili nido che dovrebbe essere del 33% (nella fascia di età 0-2 anni), ma arriva a stento al 26,5% con l’Emilia Romagna, mentre la Calabria, con il 2,5%, dista quasi 31 punti percentuali dal target europeo. E obiettivo mancato, anche nella maggior parte dello stivale, la riduzione della dispersione scolastica sotto il 10%4 con numeri altissimi in Sicilia (25,8%) ma anche in regioni del Nord come la Valle d’Aosta (19%).

Sono alcune delle principali evidenze del rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”. L’associazione lancia quindi, in contemporanea al rapporto, la campagna “Illuminiamo il Futuro”: tre settimane di sensibilizzazione e raccolta fondi fino al 1° giugno e l’avvio di un intervento programmatico sul territorio con l’apertura in 5 città (Palermo, Catania, Gioiosa Ionica,, Bari, Genova) dei primi Punti Luce, per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilità di conoscere e coltivare i propri talenti. I Punti Luce sono centri gestiti in collaborazione con una rete di organizzazioni partner ben radicate sul territorio e si trovano in aree caratterizzate dalla scarsità di servizi.

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