Congedi parentali: a Ravenna lo hanno chiesto cinque papà

papàSono 5 gli uomini o meglio i papà che dal 1 aprile ad oggi hanno richiesto il congedo parentale. L’avviso pubblico del Comune di Ravenna, che era infatti uscito a inizio primavera, metteva a disposizione 300 euro di contributo mensile per tutti i neo genitori di sesso maschile con un reddito non superiore ai 20mila euro che avessero deciso di stare a casa con il figlio al posto della mamma.

“Sono abbastanza contenta – spiega Giovanna Piaia, assessore alle Pari Opportunità – dei numeri ottenuti finora. Dobbiamo ricordare infatti che questo progetto ha un doppio obiettivo. Da un lato ha uno scopo effettivo, cioè quello di utilizzare i finanziamenti concessi e dall’altro quello di sensibilizzare e portare avanti un discorso relativo alle pari opportunità, creando una nuova mentalità in merito”.

Sebbene sempre più babbi si prendano cura dei loro piccoli, e in molti si dedichino a compiti quali il cambio del pannolino piuttosto che fargli il bagnetto, c’è ancora una disparità di ruoli tra mamma e papà. “Noi insistiamo tantissimo – aggiunge l’assessore – nei corsi di preparazione alla nascita nel rinforzare il ruolo paterno. In molti casi non dobbiamo convincere non solo i babbi ma anche le mamme a delegare. Il potere materno è ancora molto forte, le donne si sentono riconosciute e in questo ruolo. Prendersi cura del bambino non lo si fa solo per il proprio piacere ma anche per sentirsi valorizzate”.

“Lui mi aiuta, lui è bravo” sono questi frammenti di conversazione che si sentono tra donne quando parlano dei loro mariti e dei loro compagni. la disparità tra ruoli maschili e femminili si può infatti allargare anche allo svolgimento delle mansioni domestiche. Anche sul versante della condivisione dei lavori domestici c’è ancora molto da fare. E spesso i figli maschi sono come i maschi tendono a fare molto poco, a non contribuire affatto nella gestione della casa”.

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