Don Giovanni Desio deve rimanere in carcere. Questa la decisione del Gip Rossella Materia che ha respinto l’istanza per gli arresti domiciliari presentata dall’avvocato difensore del sacerdote di Casalborsetti, arrestato in aprile con l’accusa di avere fatto sesso con alcuni ragazzini tra i 14 e i 15 anni. Secondo il Gip infatti gli arresti domiciliari non garantirebbero l’isolamento dai mezzi di comunicazione.
L’inchiesta sul prete di 52 anni era infatti partita dopo che il don, con l’identità di un ragazzino, su Facebook si era scagliato contro la stampa locale in seguito agli articoli pubblicati dopo essere finito in un canale con il suo suv e un tasso alcolemico di quasi tre volte e mezzo i limiti.
L’avvocato difensore, Battista Cavassi, aveva proposto al Gip per gli arresti domiciliari del sacerdote una clinica psichiatrica per sacerdoti che si trova sulle colline umbre in provincia di Perugia. Il centro ospita una quindicina di sacerdoti afflitti da disagi personali. Il percorso individuato per don Desio avrebbe avuto una durata di alcuni anni e prevedeva un’assistenza mirata.
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