Parroco scrive alle famiglie: “Omicidio peccato occasionale, convivere peccato mortale”

matrimonioUn volantino fatto girare in occasione della messa domenicale e che invita a riflettere sul matrimonio in chiesa e sulla convivenza. E, soprattutto, su chi possa proporsi o meno come madrina o padrino nelle comunioni. Un volantino dalle parole forti messe nero su bianco da un parroco che chiarisce così il suo pensiero sulla convivenza: “Non si tratta di un peccato occasionale (per esempio un omicidio), di una infedeltà per leggerezza o per abitudine che la coscienza richiama comunque al dovere di emendarsi attraverso un pentimento sincero e il proposito vero e fermo di allontanarsi dal peccato e dalle occasioni che conducono ad esso”. Parole scritte di suo pugno dal parroco di Cameri, don Tarcisio e riportate sul Venerdì di Tribuna, quotidiano novarese che riporta il contenuto del volantino, destinato a scatenare non poche polemiche.

“I conviventi non possono dire tu sei mio marito o mia moglie, perché si è tali quando il matrimonio è un sacramento”, è scritto ancora nel foglio, trovato sui banchi dai parrocchiani: “Se sei in uno stato di peccato mortale non puoi insegnare al figlioccio la corretta vita cristiana, se tu per primo ti sei smarrito vivendo in peccato grave”.

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