Francesca e Alessandra: “Ci separiamo, ma per la legge le nostre figlie hanno solo una mamma”

Un vuoto giuridico che torna alla ribalta della cronaca con la fine dela relazione tra Francesca Vecchioni e Alessandra Brogno. Ma proprio quel vuoto giuridico colpisce le due figlie Nina e Cloe, di 2 anni e mezzo, nate in una famiglia omosessuale inesistente per la legge italiana. Per quest’ultima infatti l’unica madre riconosciuta è quella bilogica, Francesca, mentre Alessandra dal punto di vista legale è una sconosciuta.

vecchioni, coppie gayLa notizia, riportata dal settimanale “Oggi”, è attualissima alla luce delle frizioni all’interno del governo sull’approvazione delle unioni civili per le coppie gay. Da parte sua il premier Matteo Renzi ha promesso che, dopo le riforme costituzionali, il governo proporrà un disegno di legge sulla questione. Ma insorge l’alleato Nuovo Centro Destra che con forza ribadisce “in Italia non ci sarà mai un matrimonio per coppie omosessuali”. E il Nuovo Centro Destra boccia anche il modello tedesco, nel quale i figli vengano riconosciuti anche dal genitore “affettivo” e non biologico.

“Le nostre bimbe sanno che Alessandra è la loro madre, ma per lo Stato italiano lei non è nessuno – racconta al settimanale la figlia del cantante Roberto Vecchioni – L’unica a essere riconosciuta legalmente sono io, come madre biologica. Purtroppo i diritti e i doveri delle nostre figlie e i nostri, ce li dobbiamo garantire da sole”.

Francesca e Alessandra sono sempre state in prima linea per testimoniare la normalità delle famiglie gay. Le due donne sono state tra le prime a iscriversi nel registro delle unioni civili nel Comune di Milano per le coppie omosessuali.

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