Violentò ragazzini: il don di Ravenna vuole curarsi in clinica

Don Giovanni Desio vorrebbe seguire un percorso terapeutico in una clinica psichiatrica per sacerdoti vicino a Perugia. Lo riferisci l’agenzia Ansa, secondo la quale il legale del parroco, Battista Cavassi, tenterà la via della Corte di Cassazione per ottenere i domiciliari, richiesta negata  già dal Gip di Ravenna e dal Tribunale del Riesame di Bologna.

Don Desio, originario di Milano, 52 anni, fino a cinque mesi fa era parroco di Casal Borsetti, località del litorale ravennate  dove era arrivato 13 anni fa, fino a quando non è stato arrestato per adescamento e violenza sessuale su minori. Le indagini erano partite dopo che il don era finito nel canale con la sua Bmw con un tasso alcolemico tre e volte e mezzo superiore ai limiti, episodio al quale erano seguiti messaggi in sua difesa su Facebook scritti da lui stesso ma con un altro profilo, quello di un ragazzino.

Di lì sono partite le indagini della Squadra Mobile di Ravenna, coordinate dal pm Isabella Cavallari, con intercettazioni telefoniche che hanno lasciato spazio a pochi dubbi. A confermare le accuse anche le testimonianze dei ragazzini, tutti di età compresa tra i 14 e i 15 anni, ascoltati dopo l’arresto.

Ed è stato proprio il rischio che il parroco continuasse ad utilizzare i diversi mezzi di comunicazione con i quali si metteva in contatto con i ragazzi, a portare il Gip Rossella Materia, lo stesso che aveva emesso l’ordinanza di misura cautelare in carcere, a negargli i domiciliari.

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