Almeno un punto nascita per ogni provincia in cui l’epidurale e altre metodiche per controllare il dolore siano gratuite e a disposizione di tutte le donne che ne facciano richiesta. E’ questo l’obiettivo che la Regione Emilia-Romagna si è posta attivando un progetto sui metodi utilizzabili per controllare il dolore nel travaglio-parto, tra le quali la persona direttamente coinvolta potrà scegliere quello più indicato.
In questo percorso s’inseriscono ora i punti nascita bolognesi degli ospedali cittadini Maggiore e S. Orsola e di Bentivoglio, dove tutte le future mamme, senza alcuna esclusione, potranno scegliere anche l’analgesia epidurale, mentre in precedenza questa opportunità era offerta e garantita solo alle donne al di sotto dei 26 anni e al di sopra dei 38 anni, o in presenza di specifiche patologie. Nel 2013, mediamente, in Emilia-Romagna ha fatto ricorso a questa metodica il 16% delle donne che hanno partorito, un dato sostanzialmente allineato a quello nazionale.
Epidurale al parto gratuita quindi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Semplificate anche le modalità di accesso. Alle donne interessate basterà partecipare, entro la trentesima settimana di gravidanza, ad uno degli incontri offerti mensilmente dai tre punti nascita, nel corso dei quali vengono fornite tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole della tecnica più idonea per partorire senza dolore, e sottoporsi alla valutazione anestesiologica. Le future mamme che scelgono di utilizzare l’epidurale, infatti, entro la trentacinquesima settimana di gravidanza devono sostenere una valutazione anestesiologica, sulla base di esami di laboratorio (emocromo con test coagulativi) e di un elettrocardiogramma.
A scegliere l’epidurale sono soprattutto le italiane: 20% contro il 7% delle straniere, che invece preferiscono metodiche non farmacologiche (scelte dal 63%)
Rilevanti anche le differenze tra le diverse realtà territoriali: per l’analgesia epidurale si va da un dato prossimo allo zero dell’Azienda Usl di Ferrara (10,7% però nell’Azienda ospedaliera) al 36% di Rimini, al 35% dell’Azienda ospedaliera di Bologna e al quasi 25% dell’Azienda ospedaliera di Parma. Molto elevato il ricorso a metodiche non farmacologiche: 95% a Imola, quasi l’83% nell’Azienda Usl di Modena, 80% nell’Azienda Usl di Reggio Emilia, quasi l’80% nell’Azienda Usl a Forlì e nell’Azienda ospedaliera di Ferrara. Quasi il 72% nell’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia.
Per prenotare gli esami e la successiva visita anestesiologica nei tempi appropriati, le donne che scelgono di partorire nei punti nascita dell’Ospedale Maggiore e dell’Ospedale di Bentivoglio possono utilizzare un modulo, compilabile online, presente sul sito internet della Azienda USL di Bologna all’indirizzo http://www.ausl.bologna.it/form/epiduraleparto. Per prenotare l’Azienda ha messo a disposizione delle future mamme anche un numero di telefono, 051 3172753, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.
Per chi sceglie il punto nascita dell’Ospedale S. Orsola, invece, la richiesta va inoltrata utilizzando il modulo disponibile online all’indirizzo http://www.aosp.bo.it/files/richiesta-parto-analgesia.pdf. Una volta compilata, la richiesta può essere consegnata direttamente al punto nascita, inviata tramite fax al numero 051.6364321 o per posta elettronica all’indirizzo partoanalgesia@aosp.bo.it.
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