Se non hai almeno quattro figli non sei nessuno

Crollo delle nascite. Tasso di natalità in picchiata. Culle vuote. Gli allarmanti dati che circolano ogni anno sulle donne che fanno sempre meno figli – 1,29 a testa per le italiane, stando all’ultimo rapporto Istat – non coincidono su ciò che mi gira intorno, almeno negli ultimi tempi.

Mi sto chiedendo se la scuola elementare che frequenta mia figlia sia:
a) un’eccezione alla regola
b) l’isola felice della fecondità
c) la smentita dei numeri

Ieri, davanti ai cancelli, incrocio una mamma con quattro pargoli al seguito.
“Tutti tuoi?”
“No, uno è in prestito, è l’amichetto di mio figlio grande”.
“Ah, ecco”.
“In realtà io ne ho sei”.
“Ah”.

Ogni mattina, poi, quando scorgo da lontano la mamma che, con la bici carica di zaini, fa da capofila alla sua schiera di anatroccoli – quattro bambini in età tre, sei, otto, nove anni – mi sale l’ansia. Ma come fa?

“Lo so, con due è dura – mi dice qualche giorno fa un’altra ultra-mamma -. Non dirlo a me, ne ho quattro”.

E poi c’è lei, carina e biondissima: 4,6 e 7 anni. Tutti maschi. Certe volte non sai se considerarla un’eroina o una martire.

Mi sento inferiore, c’è ben poco da dire. Ma do la colpa al fatto che il mio piccolo è davvero piccolo. Zero autonomia, tanta fatica fisica. Senza contare la gelosia della grande. No, è lo stesso. Io non ce la potrei mai fare. Soprattutto quando, stamattina, l’ennesima mamma bionica mi spiazza: “Io ne ho tre, tutti i giorni ci facciamo Godo-Ravenna e Ravenna-Godo in bicicletta. Non ho la macchina. E il treno costa troppo”. Mi collego a Viamichelin: 14 chilometri all’andata e 14 chilometri al ritorno.

No, ne sono convinta. Siete superiori.
famiglie numerose, figli, bambini

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