fecondazione assistitaLa fecondazione eterologa procede a rilento perché in Italia non viene incentivata la donazione di ovociti. Ad affermarlo è il pioniere italiano dell’eterologa, il professor Carlo Flamigni, in un’intervista a Repubblica.

Secondo Flamigni, l’80 per cento di richieste per la fecondazione da donatore esterno alla coppia riguarda donne con problemi di sterilità, che avrebbero quindi bisogno di ovociti. “In Italia hanno fatto di tutto per scoraggiare la donazione di gameti. Nella migliore delle ipotesi non viene promossa ma ignorata. E a chi dona andrebbe riconosciuto almeno un compenso per i giorni di mancato lavoro”.

Inoltre, secondo Flamigni una parte degli esami richiesti per il prelievo di ovociti sarebbe inutile. “Sono test che non fanno neppure all’estero e di fatto impediscono di utilizzare le scorte che avevamo in Italia o di ricorrere alle banche straniere”.