Il nido ha orari inconciliabili con il lavoro? Nasce il progetto “Una tata in più”

nidoL’obiettivo è di quelli su cui si spendono tante parole: conciliare vita familiare a lavorativa. Ma il progetto “Una Tata in più” dell’Unione Rubicone e Mare (Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone) ha un secondo scopo: ampliare l’offerta dei servizi educativi con un occhio alla flessibilità. Perché la rigidità è spesso un problema, come anche l’assessore regionale al Welfare Elisabetta Gualmini ha di recente sottolineato proprio su Romagna Mamma. A questo scopo è stato lanciato un bando rivolto alle famiglie, che nella cura dei figli (in età da nido e materna) possono scegliere tra due opzioni alternative ai servizi classici.

La prima è avvalersi dei cosiddetti “piccoli gruppi educativi”: il modello è quello di un piccolissimo nido con orari flessibili, nel quale si valorizza il rapporto personalizzato e che viene in sostanza attivato in ambiente domestico o in spazi ludici adeguati, previa autorizzazione al funzionamento.

La seconda è l’albo di assistenti alle iniziative di conciliazione dell’Unione al quale si possono iscrivere persone qualificate ma anche associazioni e cooperative che si occupino di educazione.

Il progetto nasce dalla constatazione che ci sono sempre più famiglie sole, monogenitoriali o comunque prive della rete familiare (nonni in primis) necessaria a gestire i bambini compatibilmente con gli orari classici del nido o della scuola dell’infanzia. Ecco perché il bando ha inserito la possibilità, per i turnisti, di usufruire di un servizio più flessibile, part-time compreso .

Le famiglie che accederanno a uno dei due servizi messi in campo e che hanno un Isee non superiore a 24mila euro potranno beneficiare di un contributo mensile di 200 euro massimo.

Il bando, visionabile qui, scade alla fine del 2015

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